Lunga intervista concessa dal presidente della Fiorentina Rocco Commisso al "Corriere dello Sport". Ecco i passaggi principali: "Com'è la situazione nel club? Migliora. Le persone che erano in ospedale ora sono fuori, altre sono in quarantena. Puntavamo a raccogliere 500 mila euro per gli ospedali di Firenze, abbiamo superato i 750 mila. Molti contributi sono arrivati dagli Stati Uniti".

Coronavirus, parla Commisso

"Ripartire a maggio? Mi piacerebbe, perché vorrebbe dire che l'emergenza è finita. Ma non saprei, non ci credo. Nessuno può dire cosa succederà tra un mese. Se si ammala un altro giocatore che facciamo? L'importante è non compromettere anche la prossima stagione".

"Taglio stipendi? La Juventus ha dato il buon esempio anche se non conosco i termini. Aspetto che la Lega esca con una proposta valida per tutti, al momento non abbiamo fatto niente".

"Il ridimensionamento sarà uno degli effetti della crisi. Il tetto salariale sarà un altro tema importante. Se hai 100 milioni di ricavi, non puoi spenderne 60 per gli stipendi. Bisogna trovare un modo per accorciare le distanze tra club ricchi e poveri".

"Chiesa? Presto ci metteremo intorno a un tavolo e parleremo. Avere un contratto nuovo è importante per noi e anche per lui".