Dieci gol subiti e zero fatti: è questo lo scheletrico bottino ottenuto da Fabio Grosso nelle tre partite contro Torino, Roma e Atalanta in cui ha allenato il Brescia, sprofondato all'ultimo posto in classifica. Risultati pessimi e morale a terra, con tanto di rischio di perdere l'uomo simbolo della squadra, Mario Balotelli, dopo appena pochi mesi.

Tutte cose negative che avrebbero convinto Cellino a rivedere le sue decisioni. Via Grosso e dentro Corini, il tecnico della promozione dalla B alla A che pure aveva cominciato non benissimo. Il suo Brescia però era comunque migliore di quello attuale che invece promette di essere il fanalino di coda della classifica fino ala fine. Con Corini il Brescia spera di risalire in classifica, anche se l'impresa appare comunque ardua.