Ivan Juric, allenatore del Torino, è intervenuto in conferenza stampa in vista del match contro l'Inter. Domani alle 18:30, allo stadio Olimpico Grande Torino, appuntamento contro la formazione di Inzaghi.

Torino, la conferenza stampa di Juric

Di seguito le dichiarazioni del tecnico del Torino durante l'incontro con la stampa:

Su Radonjic, Lazaro e gli indisponibili

"Gli indisponibili sono solo loro due, gli altri sono a posto"

Sulla pressione

"Nessuna. Devono giocare felici e liberi"

Sulla stagione

"Da come siamo partiti e come eravamo messi, i ragazzi sono stati splendidi e hanno lavorato bene. I vecchi si sono confermati, i giovani sono migliorati: hanno messo impegno e volontà. Il giudizio si dà anche un po' se domani arriveremo ottavi, sarebbe una cosa inaspettata e splendida"

Sugli allenamenti in settimana

"In Italia si è cambiato, tante squadre senza obiettivi fanno punti e inguaiano chi lotta per qualcosa. L'Inter penserà un po' alla finale, ma a noi non ci deve interessare molto. Dobbiamo giocare come ultimamente"

Sulle sensazioni

"La mia sensazione è che tutto il nostro gruppo di lavoro può fare meglio, ma abbiamo fatto benissimo. Tutti hanno lavorato bene, ho sensazioni positive per come si è costruito e come siamo cresciuto. Sono soddisfatto. Mi piacerebbe tanto vincere domani e arrivare ottavi, poi vediamo a cosa ci porta. Sarebbe un giusto premio per tutto il lavoro dei ragazzi"

Sul futuro

"Non voglio parlare né di futuro e né di passato. Voglio godermi il momento, se tutto va bene sarà una dei più grandi risultati degli ultimi trent'anni. Voglio viverlo bene, poi si penserà ad altre cose"

Sulla crescita per il prossimo anno

"Tanti hanno fatto la miglior stagione da quando giocano a calcio, c'è chi mi ha sorpreso in positivo ed è cresciuto più di quanto pensassi. Possiamo crescere un po' individualmente, ma anche e soprattutto su idee e maturità. Come singoli in tanti sono al livello molto alto per le loro capacità, come squadra si può crescere"

Sul rendimento in trasferta

"Non ho spiegazioni"

Sulla mancata contemporaneità tra le gare

"Facevamo le tabelle per arrivare ottavi, dopo ogni partita scrivevamo dove eravamo. Nell'ultima partita abbiamo scritto solo Toro, del resto non ci interessa. E' tutto nelle nostre mani: prima eravamo indietro a qualcosa, ora ci giochiamo quello che volevamo e non dobbiamo pensare alle altre"

Sull'ipotesi estero

"Se mi piacerebbe allenare all'estero? Si, ho conosciuto realtà superiori alla nostra. Mi stuzzica molto vedere a che livello sono, anche per imparare"

Sugli intoccabili per l'anno prossimo

"Non ce ne sono...Il caso Belotti ha dimostrato che una società come il Toro non può permettersi queste cose. Ma Buongiorno non dovrebbe mai essere ceduto: rappresenta il Toro. Poi ognuno ha il suo prezzo, ma Buongiorno è davvero il Torino"

Sulla campagna acquisti

"Si parla in sintonia. Vagnati è sempre in giro, anche adesso è in Argentina: è un direttore sportivo che viaggia e che vede i giocatori, poi si discute delle caratteristiche. Più si va avanti, più capisce quello che voglio io e si sbaglia di meno"

Sul futuro

"Se ci vediamo a luglio? Non lo so...Massima concentrazione a domani, poi vediamo. Sono stato totalmente concentrato sulla squadra. Siamo sull'obiettivo, siamo all'ultima giornata per giocarcela e ho lasciato tutto il resto perché non mi interessava. Ci vedremo tutti insieme e ne parleremo: dico 'si vede' perché la concentrazione massima è sul risultato e sulla crescita della squadra"