Il campionato di Serie A sta per ricominciare e le società faranno di tutto per portarlo a termine. Che sia disputando tutte le restanti dodici partite (tredici, per qualche squadra) oppure prendendo in esame il piano B (play-off e play-out) e il piano C (un algoritmo ancora tutto da perfezionare). All'orizzonte, tuttavia, c'è già un altro problema non da poco e riguarda il torneo 2020/2021.

Serie A 2020/2021, sarà rivoluzione?

Il primo rebus riguarda l'inizio del campionato. Il presidente della Figc Gabriele Gravina a tal proposito ha dichiarato: "La prossima stagione può partire il 12 settembre, ma potrebbe essere anche più tardi. In caso di impedimento oggettivo l'articolo 218 del Decreto Rilancio consente alla FIGC deroghe all'ordinamento sportivo per riorganizzare la stagione". Considerando che, nella migliore delle ipotesi si partirà nella seconda metà di settembre e che la competizione dovrà terminare con sufficiente anticipo rispetto all'inizio degli Europei già spostati al 2021, comincia a farsi largo un'ipotesi a dir poco rivoluzionaria: regular season con 2 gironi da 10 squadre e 18 partite per ognuna, in seguito play-off e play-out fra le squadre interessate per i rispettivi verdetti finali.

Gabriele Gravina
(Getty)