Tanti campioni, il più insospettabile degli indispensabili: Carlo Ancelotti ha parlato sui social con Carlo Pellegatti, eleggendo Rino Gattuso come il maggiormente necessario nel suo Milan farcito di stelle.

Rino l'insostituibile

”Gattuso nel contesto della qualità era un giocatore indispensabile, per la squadra era necessario più di altri”, spiega l’ex tecnico rossonero campione d’Europa. “In altre posizioni eri coperto, avevi ad esempio tanti trequartisti ed era più facile poterli sostituire. Gattuso no. Era unico. Non vorrei creare facili illusioni, è vero che il lavoro ti permette di raggiungere grandi livelli, ma poi c'è la genetica e a livello genetico Gattuso non aveva qualità tecniche straordinarie come Messi, Ronaldo o Pirlo ma ne aveva altre caratteriali come applicazione, attenzione, perseveranza, volontà, impegno. Puoi mantenerla, certo, ma devi averla dentro quando nasci".

Società Milan: fortuna mia, di Sacchi e di Capello

Parole importanti anche per la struttura societaria di quei tempi rossoneri: "La fortuna di un allenatore è legata alla capacità della società di essere società. La fortuna mia, di Sacchi, di Capello era legata alla solidità di una società veramente ben strutturata e motivata che supportava l'allenatore".