Samu Castillejo, attaccante del Milan, ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini di As, dove ha parlato del momento attuale ma anche del suo futuro. Queste le sue dichiarazioni.
Milan, queste le parole di Castillejo
"Sto bene, faccio quello che posso in casa. Alterniamo un giorno di allenamento in videochiamata a un altro con il lavoro aerobico che ci inviano. Come sto fisicamente? In questo momento molto più stanco, quando faccio lavoro aerobico o di forza. Si vede che sono passati tanti giorni senza vedere il campo. Se riparte il campionato, avremo bisogno di un po' di tempo per rimetterci in forma".
Su Paolo e Daniel Maldini
"Sì, ho parlato con Dani. Paolo è stato peggio, ma hanno recuperato bene dalla malattia e per fortuna sono guariti. Quando il virus ti si avvicina così, hai davvero paura".
Sulla sua esperienza fin qui al Milan
"Il primo anno è stato d'adattamento, è difficile mostrare quello che hai giocando 15 minuti e una partita da titolare ogni due-tre settimane. Il cambiamento arriva sempre quando ti mettono a giocare, al di là dei moduli. Se c'è fiducia e ti fanno sentire importante, entri in un buon clima con te stesso".
Su un possibile addio
"Ho sempre voluto avere successo qui, voglio rimanere in questo club per molto tempo. La verità è che il 2020 è iniziato bene: ho giocato ogni partita e a un buon livello. Spero che continui così".
Su Ibrahimovic
"Il suo arrivo è stato grandioso. E' un ragazzo molto umile. Davvero? Sì sì (ride, ndr). E' un ragazzo che va d'accordo con tutti i suoi compagni di squadra, fuori dal campo è molto gentile e simpatico. In partita sa dare consigli, si vede che è venuto per aiutarci: dividere spogliatoio e campo con lui ti fa imparare tante cose".
Su Theo Hernandez
"Se mi aspettavo questo impatto con la Serie A? In Spagna aveva dimostrato il suo potenziale all'Alaves, poi con la sua età guadagnare spazio a Madrid non è facile. Ogni giocatore ha bisogno di fiducia e spazio. Per questo ora Theo sta mostrando tutto il suo talento, che è grande".
Su Pepe Reina
"Con me si è comportato come un fratello maggiore. E' un ragazzo con cui ridi 24 ore, tutto che potrei dire è poco per la persona che è. Qualunque squadra al mondo ha bisogno di uno come lui. E' un portiere eccezionale: lo ho visto lavorare accanto a un altro grande portiere come Donnarumma e nel suo ruolo è uno dei migliori al mondo senza dubbio. Interpreta il gioco come nessun altro".
Sulla differenza tra Liga e Serie A
"E' vero che nella Liga è tutto molto più tecnico, si gioca di più, mentre qui le squadre difendono meglio, lavorano più sulla tattica".
Il momento più bello al Milan?
"Il mio debutto. Non dimenticherò mai l'emozione dei primi minuti a San Siro. Quello stadio ti fa vedere cos'è il calcio, ne senti la storia. Vorrei che qualsiasi calciatore lo sperimentasse. Per me è una fortuna godermelo e spero di continuare a farlo".
Sulla Spagna
"Cosa mi manca di più? Ovviamente la famiglia, parlare la tua lingua... La tua terra è la tua terra, ma qui mi sento molto a mio agio. Ho imparato la lingua abbastanza in fretta e le persone mi trattano con amore".Sulla ripresa del campionato
"Il calcio è la mia passione, è quello che mi piace fare: mi manca e voglio ricominciare. Spero che la situazione migliori, che è la cosa più importante in questo momento, e che ci siano le condizioni per giocare di nuovo".