di Andrea De Pasquale

 

Se c'è una cosa che le fantamedie ed i fantavoti ci hanno insegnato è che nonostante tutto, nonostante le difficoltà empiriche piuttosto evidenti e gli oggettivi limiti che ne possono pur sempre derivare, un semplice numero, a volte, può spiegare molto di più di una realtà fatta di sola statistica. Per carità, a smentire questo assunto ci abbiamo anche provato, ma non è questo il caso. Che Lukas Podolski non abbia avuto un impatto felice con il nostro campionato è un dato oramai evidente: 8 le presenze del tedesco in Serie A, 0 le reti messe a segno. Non che le occasioni siano mancate: a Cagliari le più clamorose, ma anche contro la Fiorentina, ieri sera, era lecito aspettarsi di più. E dire che il primissimo impatto contro la Juventus aveva saputo esaltare tutti, scettici e creduloni compresi. Ma i numeri di cui prima, oltre il dato evidente ed oggettivo, raccontano una realtà a tratti catastrofici. 

 

Mancini, ieri sera, per la prima volta lo ha bacchettato pubblicamente: "Da lui mi aspetto di più. Sappiamo che può fare di più". Un messaggio forte e chiaro: Podolski non è arrivato nelle miglior condizioni, ed altrimenti perchè Wenger lo avrebbe costantemente escluso dal suo pur non irresistibile Arsenal di questi tempi, ma il rendimento del tedesco non si spiega neanche con una forma fisica non accettabile. Una media voto di 5,38, che in mancanza di assist, cartellini e gol si conferma anche come fantamedia. E adesso non dite che non ci state pensando.

 

Sì, è proprio così. La fantamedia di Lukas Podolski è peggio di quella di Fernando Torres, altro flop, quantomeno fantacalcistico, solare e acclarato: lo spagnolo in 9 partite ha messo a segno un gol, con una media voto 5,56 e relativa fantamedia di 5,83. Numeri non irresistibili, che di fatto hanno costretto il Milan, visto anche l'ingaggio esorbitante del giocatore, a lasciarlo andare in terra spagnola. E Podolski, se possibile, è riuscito anche a far peggio.