Eroe del Triplete, a quasi 10 anni dall'impresa nerazzurra il portiere Julio Cesar si racconta. Dall'aria vissuta e respirata in quella stagione a chi, tra i suoi ex compagni, sente forse più vicino di altri. Queste le parole riportate anche da Gianluca Di Marzio, in un'intervista a cuore aperto che ha rimarcato la sua gioia dell'essere interista. 


LA MIA GIOIA ALL'INTER -
Quando abbiamo fatto il Triplete. So che sembra quasi banale rispondere così, ma è stato un momento unico, incredibile. E non solo quando abbiamo alzato i trofei, ma in tutta la stagione c'era un'energia speciale. Sapevamo che potevamo fare qualcosa di grande insieme. E così è stato”.

UN TIFOSO INTERISTA -  “Essere interista, aver vinto con questa maglia ti dà una soddisfazione che è difficile da raccontare, un'emozione unica che condivido con tutti i tifosi. Sono uno di loro, me lo sento addosso”.

QUANDO SONO ANDATO VIA..."Oltre alle vittorie, alle gioie condivise con i compagni, posso dire che il momento più incredibile è stato quando sono andato via. Quando allo stadio mi sono messo a ringraziare i tifosi per i sette anni passati insieme. Far parte di questa famiglia non è da tutti e sono molto grato all'Inter e ad ognuna delle persone che mi sono state vicine”.

I LEGAMI CON I MIEI EX COMPAGNI - "Sono tutti grandi uomini, oltre che grandi campioni. Ma se devo scegliere, dico Maicon. Fortissimo in campo, un amico in ogni occasione”.

LE PARATE PIU' BELLE - "Beh, al primo posto quella su Messi, al Camp Nou. Dentro di me sapevo di aver preso una palla quasi impossibile. Poi, quella su Thomas Müller in finale, quasi in controtempo. Infine, quella su Aquilani: partita Scudetto contro la Roma".