Cresce l'attesa per la sfida di questa sera tra Monza e Juventus che aprirà la 14esima giornata del campionato di Serie A. Una sfida dal sapore speciale per l'ad brianzolo Adriano Galliani, una vita al Milan e ora artefice dei successi della squadra allenata da Raffaele Palladino. A poche ore dal fischio d'inizio, il dirigente del Monza ha parlato al Corriere dello Sport.

Monza-Juventus, parla Galliani

"Cosa rappresenta il Monza? Un unicum. Qualcosa di diverso da tutto il resto, il senso di appartenenza come principio fondamentale e valore coltivato con orgoglio. Il capo azienda, il sottoscritto, è nato a Monza e il capitano pure. Matteo Pessina, che è indiscutibilmente un ottimo giocatore, ha solide radici monzesi. L'obiettivo è la permanenza in serie A. Negli ultimi anni la distanza tra le squadre che partecipano alla Champions e le altre è aumentata in modo esponenziale, a questo aggiungo che nella discussione dei diritti televisivi quelli della Champions salgono sempre, mentre il campionato scende. Il Monza fattura 60, 70 milioni, Inter, Milan e Juve viaggiano tra 400 e 500".

Galliani su Colpani

 "Nessuno si è fatto vivo con noi per parlare di Colpani. Ha cinque anni di contratto, siamo a dicembre e fino a giugno e oltre non è trattabile. Diverso è stato il discorso per Carlos Augusto, che aveva ancora un anno e volendo diventare terzino del Brasile chiese di andare all’Inter. Ha avuto ragione: giocando con noi un’intera stagione non era mai stato considerato, sono bastate poche presenze nell’Inter e le porte della nazionale si sono aperte. Succedeva la stessa cosa al Milan: bastava indossare quella maglia per catturare l’attenzione dei vari selezionatori".

Galliani su Allegri

"Da affetto e stima inattaccabili. Lui ha chiuso col Milan il 25 gennaio 2014, da allora il nostro rapporto si è addirittura consolidato. Dopo lo scudetto col Milan, Max ha vinto cinque campionati di fila con la Juve, quattro Coppe Italia, due supercoppe italiane e disputato due finali di Champions, perse con club del tutto sconosciuti, il Real di Ronaldo e il Barcellona di Messi. Ma di cosa cazzo vogliamo parlare!... Aspetta: sostituisci la parolina e metti cosa".