Il Napoli pensa già al rientro in campionato. Il Mondiale in Qatar è in pieno svolgimento, ma per gli azzurri è il momento di pensare alla gara con l'Inter del 4 gennaio, specie per quei giocatori che prima della sosta non erano in condizioni ottimali. A parlare anche di loro ci ha pensato il dottor Canonico al "Corriere dello Sport".

Sulle condizioni della squadra

"I calciatori, dopo l'Udinese, hanno ricevuto piani personalizzati fisici e alimentari, così da non perdere completamente la condizione. Come dice Spalletti: la sosta è benedetta, non pericolosa. Ora si continuerà semplicemente il lavoro cominciato in estate".

 Sul Covid

"Dal 2020 è cambiato tutto: i livelli di stress psicofisico delle stagioni post Covid sono cresciuti in maniera esponenziale tra la compressione dei calendari e il Mondiale: i giocatori non sono macchine e certi ritmi hanno aumentato gli infortuni. Traumatici e muscolari: è inevitabile, mica uno scandalo. Anche i tempi di recupero non sono adeguati".  

Sui calciatori

"A volte i calciatori più impiegati saltano certe esercitazioni e le partitelle. Si recupera proprio negli allenamenti: è scientificamente dimostrato che alla quarta partita consecutiva il rischio cresce di pari passo con la fatica. La squadra è arrivata spremuta a novembre. È un anno unico nel suo genere, ma il mister e il suo staff hanno un'esperienza incredibile e in Russia hanno già gestito situazioni simili. Lavoriamo in totale osmosi".

Sui singoli

"Kim ha giocato la seconda con la Corea del Sud perché poteva. Clinicamente e psicologicamente. Kvaratskhelia è già rientrato in gruppo, la lombalgia è passata. Anche Osimhen ha smaltito un trauma alla zona lombare. Il recupero di Rrahmani procede spedito: puntiamo a riaverlo il 4 gennaio con l'Inter".