Si è sbloccato dopo un prolungato digiuno e l'errore dal dischetto nel derby della Lanterna. Fabio Quagliarella ha realizzato un gol pesantissimo, domenica sera, che ha permesso alla squadra di Giampaolo di battere l'Inter. L'attaccante ha parlato in esclusiva a Tiki Taka, queste le sue parole: "Come ho visto l’Inter? Sicuramente ci aspettavamo una squadra un po’ in difficoltà. Nei singoli sono una gran bella squadra ma dal campo sembra che ognuno faccia da solo quello che ha nelle corde. Noi l’abbiamo preparata in modo da recuperare subito la palla e lanciare subito le punte, infatti ci sono stati due o tre contropiedi clamorosi. Il gol decisivo? E' stato un bel risveglio, ero a casa con i miei genitori e mia mamma mi ha preparato una super colazione. Corriamo molto, il mister ci chiede di correre tantissimo, è il nostro modo di giocare".
FUTURO DA ALLENATORE? - "Ho sempre avuto allenatori così bravi che quando smetterò magari lo farò anch'io. L'esperienza con Conte? Gli allenamenti erano massacranti. L’intensità era altissima e infatti si vedeva poi in partita. Tatticamente e per come prepara le partite per me è un fenomeno. Avevamo molte regole, se ci dava un giorno libero non potevamo uscire da Torino. Si arrabbiava molto, parecchie volte. Dopo una sconfitta con il Milan il giorno dopo ci ha tenuto mezz’ora a parlare prima dell’allenamento. Poi una volta uscendo mi ero un po’ arrabbiato e avevo detto che pescando tra tutti i numeri usciva sempre il 27 che era il mio. I litigi tra i giocatori e i mister? In quel momento ti si annebbia tutto, non stai a pensare alle telecamere. Capisco Insigne perché era l’unico napoletano in campo in Juve-Napoli e penso ci tenesse a restare in campo".
L'ESPERIENZA AL NAPOLI - "Il mio addio al Napoli? Quando ho firmato per il Napoli mi ricordo la frase del mio procuratore che mi disse che avrei finito la carriera lì e io pensai che non ci sarebbe stato sogno più bello. Poi è andata in maniera diversa e sono state dette cose molto sbagliate che mi hanno fatto male".
GLI OBIETTIVI DELLA SAMPDORIA - "L’obiettivo della Sampdoria è quello sicuramente di non soffrire come l’anno scorso fino all’ultima giornata. Vogliamo giocare un calcio piacevole per far divertire i tifosi il più possibile i tifosi. Cosa è il gol per me? E’ tutto, è i coronamento di tutto il lavoro settimanale e ti dà la carica per la settimana successiva".