Torino, parla il presidente Urbano Cairo

Urbano Cairo, presidente del Torino, ai microfoni di Gazzetta.it ha analizzato la ripartenza del campionato di Serie A. Con il calendario appena pubblicato le squadre si preparano a partire il 20 giugno. Queste le sensazioni del numero uno dei granata.

Coronavirus, le parole di Cairo

 "Fortunatamente i numeri dei contagi sono in calo ancora oggi, questo mette il calcio in una direzione di marcia che è quella della ripresa. Il campionato ci è mancato, ma tutto il mondo è stato impegnato in una guerra diversa ad una malattia imprevedibile, diventava difficile giocare anche per motivi di sicurezza. Io sono contento che si riparta, è un inno alla speranza e alla passione, ora dobbiamo cercare con grande impegno di ripartire e mi auguro che con il calcio riparta tutto lo sport. È un momento di grande svago e passione, di divertimento, non c'è stato per tanto tempo ed è stato triste".

Sui valori tecnici dopo la sosta

"Ci sono alcune incognite, i calciatori non eravamo mai stati fermi così a lungo. Vediamo come riprenderanno fisicamente, atleticamente. La cosa importante è però essere focalizzati e determinati, fare una vita di grande attenzione all'alimentazione e alle ore di sonno. Tredici giornate di campionato vuol dire giocare ogni tre giorni e sotto il sole cocente, ma c'è anche un elemento di novità e di curiosità da parte della gente a casa. È tutto da scoprire, dobbiamo avere un atteggiamento senza precedenti per una vicenda senza precedenti".

Sull'algoritmo e i playoff/playout

"L'algoritmo è l'antitesi del calcio: lo sport è bello perché è imprevedibile, come il Milan che vince 3 a 0 con il Liverpool e nel giro di pochi minuti perde la partita. È molto pericoloso parlare di algoritmi oggi, sarebbe applicare una misura matematica che non esiste nel calcio. Playoff e playout? Se si interrompe il campionato è perché non si riesce ad andare avanti, non credo si possano fare neanche playoff e playout".