La polemica tra Paolo Maldini e il Milan non accenna a placarsi. L’ex rossonero ha replicato a Silvio Berlusconi, che aveva affermato che la bandiera milanista avesse troppi impegni per rivestire un ruolo in società; Maldini ha concesso un’intervista a QSVS, sostenendo la sua posizione: “Sia Allegri, sia Leonardo che Seedorf mi chiamarono per avere aiuto, anche Barbara Berlusconi. Sono ancora appassionato di calcio e tifoso del Milan. Non sono io che chiedo, sono gli altri che mi chiamano per avere aiuto. Se dovessi avere un ruolo nel club vorrei avere responsabilità e il mio diritto di scelta. Credo sia da rispettare che la società attuale non abbia visto in me una persona capace di ricoprire un ruolo”.
Maldini ha parlato anche delle scelte della dirigenza: “Non è che il Milan non vuole Maldini, nessuno dei campioni che il club ha avuto ci lavora. Forse la dirigenza ha pensato che i calciatori potevano essere sostituiti e bastavano loro per essere grandi. E hanno fatto un errore. Tutti i grandi giocatori che sono stati al Milan vorrebbero restituire qualcosa alla società, ma non gli è stato permesso: a nessuno, non solo a me”. L’ex rossonero ha anche criticato duramente la gestione recente: “A livello di competenze il Milan manca, è sotto-strutturato per quanto riguarda l’area tecnica, che è lacunosa”.