La prima partita del gruppo H di Qatar 2022 viene vinta dall'ossimoro di un agonismo prudente. In uno scenario di contrasti, ripartenze quasi mai ficcanti ed una difficoltà oggettiva per i cronisti italiani nel distinguere i differenti - ma non troppo - cognomi dei coreani, Uruguay e Corea del Sud non si fanno troppo male e rinviano i loro discorsi di qualificazione. 

Ai punti avrebbe forse meritato qualcosa di più l'Uruguay, che colpisce due legni con Godin e Valverde. Ma il risultato, per gioco espresso, non è bugiardo. 

Finisce 0-0 la sfida tra due nazionali che in quanto a ritmo e qualità, oggi, hanno lasciato un po' a desiderare, forse anche in relazione alle aspettative.  

Uruguay - Corea del Sud, cronaca del primo tempo

Tanti duelli, discreta intensità e accelerazioni improvvise: i primi minuti di Uruguay - Corea del Sud sono contrassegnati da una frenesia forse eccessiva e poche trame ragionate. Tra un duello e l'altro scarseggiano le occasioni offensive di un certo calibro, nonostante i sospiri del pubblico di parte coreana sembrino suggerire il peggio - o il meglio - praticamente ad ogni passaggio o contrasto di gioco. 

La prima occasione degna di nota arriva poco dopo il ventesimo minuto, con un doppio cross in area di rigore che prima Nunez, poi Suarez non arrivano però ad impattare. Difesa della Corea, soprattutto nei movimenti in diagonale e a seguire l'uomo, rivedibile in questa circostanza. 

La squadra allenata dal portoghese Paulo Bento prova a mettere la testa fuori, Son prova a caricarsi la squadra sulle proprie spalle e da centravanti versione mascherata prova l'incursione giusta, che viene però stoppata al momento altrettanto giusto da parte degli uruguagi. Poi, in uno dei pressing offensivi coreani, si inserisce il break di Olivera: il terzino fa tutto bene, dall'anticipo alla conduzione palla al piede per cinquanta metri di campo, poi manca la parte più decisiva, l'apertura verso Nunez che peraltro avrebbe voluto il pallone sul piede opposto. Sfuma una potenziale occasione da gol. 

Quella più ghiotta della prima frazione tocca invece alla Corea del Sud: cross basso dalla destra, Hwang Ui-jo calcia un rigore in movimento poco sopra la traversa. La mimica e le sensazioni suggeriscono il più classico dei gol sprecati. L'occasione ha però il merito di risvegliare gli animi dei coreani e di gettare un po' di insicurezza tra le giocate difensive dell'Uruguay, che dalla sua ha certamente più esperienza ma probabilmente meno brillantezza complessiva. 

Sui calci da fermo, però, quello che conta continua ad essere il posizionarsi e lo sfuggire alle marcature, arte in cui il maestro Diego Godin resta, nonostante l'età, uno dei praticanti più sopraffini ed efficaci del pianeta: da calcio d'angolo è lui ad avere l'occasione più nitida dei suoi, ma il palo gli nega la gioia del gol al Mondiale. Si tratta dell'ultima emozione forte di un primo tempo in cui Uruguay e Corea si sono affrontate non risparmiandosi, ma dimenticando qualche principio tecnico da utilizzare in caso di emergenza probabilmente troppo in fretta. 

Nota a margine, forse il momento in cui i cuori dei tifosi di entrambe le squadre battono all'unisono: solo un minuto di recupero. Per questo Qatar 2022, una notizia. 

Non si può dire che Uruguay - Corea del Sud non sia stata una partita combattuta (Getty Images)
Non si può dire che Uruguay - Corea del Sud non sia stata una partita combattuta (Getty Images)

Uruguay - Corea del Sud, cronaca del secondo tempo

Stessi ritmi e stesse idee della prima frazione, il secondo tempo si distingue per una giocata difensiva degna di nota di Gimenez, che in scivolata, in piena area di rigore, stoppa un movimento piuttosto pericoloso di Son. 

Ritmi non propriamente esaltanti, una delle giocate degne di nota del primo quarto d'ora è un entrata piuttosto rudimentale e grezza di Caceres nei confronti di Son, che teme per le condizioni della sua caviglia. L'uruguagio, fino a questo momento il peggiore della sua difesa, si prende un giallo sacrosanto, il primo del match. 

Fiammata improvvisa al 62': lancio di Godin, Nunez supera in velocità il Kim del Napoli e poi entra in area di rigore, ma il suo cross al centro è figlio di un dribbling avventato e compiuto col tempo sbagliato: il portiere si ritrova la palla tra le braccia e la raccoglie in due tempi. Mentre uno spento Suarez lascia il campo a Cavani, ansia a bordo campo per Kim, che nello scatto con Nunez accusa un problema fisico. L'allarme rientra qualche minuto più tardi, tra gli incitamenti dei tifosi coreani e le smorfie di Kim, inquadrato dalle telecamere della regia internazionale. 

Si entra nella girandola dei cambi, che si spera possano portare nuova linfa ad un secondo tempo piuttosto soporifero in quanto ad occasioni da rete. Il numero 9 coreano prova subito a scaldarsi con uno stop e tiro da fuori, ma è un'illusione. Dall'altro lato, diversi minuti dopo, giocata di Nunez: sposta la palla, rientra verso il centro e tiro a giro che finisce però fuori dallo specchio. Uno specchio, un po', dell'intera partita del numero 11 dell'Uruguay, forse uno dei più vispi, ma quasi sempre impreciso al momento decisivo, con le colpevoli conseguenze del caso. 

Nel finale Valverde prova la conclusione dalla media distanza: palo esterno. Poi tocca a Son, che approfitta di un'uscita approssimativa del portiere avversario: palla a lato. Nelle ultime battute è la Corea a sembrare più viva, ma non riesce a tramutare in occasioni concrete il suo agonismo. Finisce 0-0. 

Fantamondiale: migliore e peggiore in campo

MIGLIORE IN CAMPO PER LA REDAZIONE FANTACALCIO: Godin (URU)

PEGGIORE IN CAMPO PER LA REDAZIONE FANTACALCIO: Hwang Ui-jo (KOR)

Uruguay - Corea del Sud, bonus e malus per il Fantacalcio

GOL FATTI: 

GOL SU RIGORE: 

GOL SUBITI: 

RIGORE PARATO:

RIGORE SBAGLIATO:

ASSIST: 

AUTORETI:

GOL DECISIVO VITTORIA: 

AMMONIZIONI: Caceres (URU), Cho Guesung (KOR)

ESPULSIONI: