La Croazia supera il Giappone ai calci di rigore e approda ai quarti di finale del Mondiale. Decisiva la prova dell'estremo difensore Livakovic, che para tre tiri dal dischetto ai nipponici. Sotto per il gol di Maeda, i croati pareggiano con Perisic e poi ringraziano anche Pasalic autore del rigore decisivo. Grandi rimpianti per i giapponesi autori di un'altra prova convincente ma non sufficiente.

Giappone-Croazia 2-4 dcr, cronaca del primo tempo

Rispetto alle ultime formazioni schierate nel Giappone ci sono le novità Tomiyasu in difesa, Endo in mezzo al campo e Doan nel tridente d'attacco; nella Croazia invece Barisic e Petkovic prendono il posto di Sosa e Livaja. Prima occasione per i nipponici con Taniguchi dopo 2 minuti: il suo colpo di testa finisce di poco fuori. La risposta dei croati arriva al 7': Tomiyasu perde malamente palla ma Perisic non riesce ad approfittarne facendosi respingere il tiro da Gonda. La partita è equilibrata e godibile con brividi da entrambe le parti: la Croazia gestisce di più il pallone ma il Giappone in ripartenza è rapido e ficcante. Con il passare dei minuti il ritmo si abbassa, gli spazi si riducono e le occasioni latitano ma è la partita che vuole il Giappone che si trova infatti molto più a proprio agio. Per avere un altro episodio di cronaca bisogna aspettare il 43': sugli sviluppi di un calcio d'angolo palla vagante in area di rigore croata, Maeda è il più lesto di tutti a ribattere in rete per l'1-0. Il primo tempo si chiude così.

Giappone-Croazia 2-4 dcr, cronaca del secondo tempo

Ad inizio ripresa la Croazia prova subito a mettere pressione al Giappone ma è Kamada a rendersi pericoloso con un tiro da fuori area. La manovra croata resta lenta e prevedibile, Modric non si accende e il Giappone allora ha gioco facile nel controllare l'andamento della partita. Per la Croazia ci vorrebbe un lampo e il lampo arriva al 56': cross di Lovren, Perisic anticipa nettamente Ito e di testa realizza l'1-1. Il Giappone non si perde d'animo e risponde subito con una conclusione di Endo da fuori area che trova la risposta di Livakovic. Al 63' è il turno di Modric che ci prova da lontano e Gonda si deve disimpegnare con una gran parata. Per dare forze fresche in campo arrivano i primi cambi, tra cui Budimir il cui colpo di testa al 66' finisce di poco fuori. Poi ancora Perisic al 76' che si ritrova un pallone invitante: conclusione deviata da Tomiyasu. Con l'avvicinarsi del 90' la stanchezza e la paura prevalgono, di fatto le squadre si accompagnano a braccetto verso i supplementari.

Giappone-Croazia 2-4 dcr, cronaca dei tempi supplementari e dei rigori

Anche all'inizio dell'extratime il ritmo resta basso e nessuna delle due vuole o riesce a spingere sull'acceleratore. La prima notizia di rilievo è il doppio cambio che decide Dalic a metà del primo supplementare: fuori Modric e il non brillante Kovacic, dentro Vlasic e Majer. È la Croazia che gestisce di più il pallone ma senza pungere e al 104' Mitoma fa 70 metri palla al piede poi conclude forte ma centrale e Livakovic respinge. Ad inizio del secondo supplementare sostituzione anche per Perisic oltre che per Budimir e Morita. Le occasioni continuano a latitare, entrambe attendono i calci di rigore che alla fine arrivano. E arriva anche il momento di Livakovic che para i rigori di Minamino, Mitoma e Yoshida; Pasalic segna poi il rigore decisivo e la Croazia va ai quarti.

Il colpo di testa di Perisic che vale l'1-1 (Getty Images)
Il colpo di testa di Perisic che vale l'1-1 (Getty Images)