Stasera andrà in scena la seconda giornata della fase a gironi del girone A di Euro2020. Allo Stadio Olimpico di Roma scenderanno in campo Italia e Svizzera. Per analizzare l'incontro tra la sua nazionale e la patria che lo ha accolto giovanissimo e fatto crescere, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, è intervenuto Stephan Lichtsteiner. Ecco le sue parole:

Lichtsteiner sulla mancata convocazione a Euro2020

«Certo. E sto soffrendo un po’, perché avrei voluto chiudere la carriera così. Avevo quest’obiettivo e di conseguenza accettai il trasferimento all’Ausburg, dove avrei giocato con continuità: volevo arrivare all’Europeo in ottime condizioni. Poi purtroppo è scoppiata la pandemia. Pazienza, sono cose che fanno parte della vita, c’è di peggio».

Lichtsteiner  e i punti forti della Svizzera

«Ne individuo tre. Sicuramente la qualità migliore è l’organizzazione, i ragazzi sanno sempre cosa fare e come muoversi sul campo. Ma anche le individualità sono buone: dal punto di vista tecnico la Svizzera è competitiva. Ci sono giocatori che possono fare la differenza in qualunque momento. E il terzo punto forte è la coesione del gruppo, che è molto unito: tutti insieme vanno a cercare la vittoria e sanno soffrire nei momenti di difficoltà di una partita».

Lichtsteiner sull'Italia

«La mia favorita è la Francia, però l’Italia può vincere l’Europeo per tanti motivi. Innanzitutto ha un ottimo allenatore: Mancini sta facendo da tempo uno splendido lavoro. Nella rosa ci sono giocatori forti, di livello mondiale, un bel gruppo. Poi l’Italia ha il vantaggio di giocare la prima fase interamente in casa evitando anche viaggi dispendiosi dal punto di vista fisico».

Euro2020, Lichtsteiner: "Italia forte, ma la Svizzera non va sottovalutata" (Getty Images)
Euro2020, Lichtsteiner: "Italia forte, ma la Svizzera non va sottovalutata" (Getty Images)