Mentre in tutto il mondo ci sono esempi di iniziative lodevoli e doverose di tagli stipendi ai calciatori per via dell'emergenza Coronavirus, con la Juventus che è stata l'apripista in Italia, c'è anche chi va controcorrente. Come il Newcastle che ha preso una decisione che ha fatto infuriare i suoi tifosi: mandare in disoccupazione i suoi dipendenti ma non i calciatori.

Coronavirus, la scelta del Newcastle

Con un’email a firma del Managing Director Lee Charnley, il club inglese ha infatti informato i propri impiegati che, a causa dell’emergenza per il Covid-19, il loro lavoro è “sospeso” (e non retribuito) a tempo indeterminato. L’iniziativa però esclude i giocatori e tutto lo staff della prima squadra. "La decisione serve ad assicurare la sopravvivenza del club, amputato di più di 1 milione di sterline (solitamente incassate con la vendita dei biglietti) per ogni partita non giocata", si legge in una nota ufficiale.