Per Jorginho è un momento d'oro dopo aver vinto Champions' League, Europeo, Supercoppa Europea e il premio come giocatore dell'anno per la UEFA. Momento ideale per lanciare qualche frecciata.

Chelsea, le parole di Jorginho

Il regista dei Blues in particolare se la prende con chi, durante il primo anno a Londra, sosteneva come lui fosse finito lì solo grazie all'allenatore italiano Maurizio Sarri. Critiche rispedite al mittente con i fatti, e ora anche con un'intervista a BT Sport.

"E' una cosa surreale per me. E' incredibile conquistare tutti questi successi di squadra e anche personali per cui lavori tanto e che fin da piccolo puoi solo sognare. Arrivarci però è stato un percorso lungo e complicato, per questo mi godo ogni momento".

Sui suoi detrattori

"Sono dove sono grazie soprattutto a chi ha sempre dubitato di me, per questo ringraziato anche loro quando mi hanno dato il premio di giocatore dell'anno per la UEFA. Per me questi dubbi sono sempre stata una motivazione perché per me erano in errore e parlavano in maniera ingiusta".

Sul suo rapporto con Sarri

"In particolare penso a quelli che dicevano che io fossi al Chelsea solo perché c'era Sarri e non perché lo meritassi. Dicevano che non ero all'altezza di questo club, ma io conosco il mio valore e non ho mai pensato fosse così la realtà. Mi chiamavano figlio di Sarri, ma mi viene da ridere pensarlo ora. Tra l'altro - ride - non siamo mai andati nemmeno una volta a cena insieme".

Sui suoi punti di forza

"Di sicuro la mia testa è il punto forte visto che fisicamente non sono un granché - sorride - e nemmeno il più veloce, ma per fortuna è la mia testa che lavora più rapida del mio corpo".

Chelsea, Jorginho durante la partita contro il Manchester City (Getty)
Chelsea, Jorginho durante la partita contro il Manchester City (Getty)