La scelta della chiusura anticipata della Ligue 1 continua a non far dormire sonni tranquilli al presidente del Lione,  Jean-Michel Aulas, nei giorni scorsi protagonista di un palese dissenso nei confronti della scelta dei vertici federali francesi. Oggi, però, il n.1 del club ha rincarato la dose: "Siamo veramente dei cog..." 

Il Lione, così come i due club retrocessi nonostante le 10 giornate non giocate, Amiens e Tolosa, ha presentato ricorso al Consiglio di Stato che dovrà valutare la fondatezza delle rispettive domande, anche se in Francia, ad onor del vero, l'argomento sembrerebbe ormai virtualmente chiuso da settimane. Le 20 di Ligue 1 sono arrivate ad un accordo per la spartizione dell'ultima rata dei diritti tv, e hanno anche già firmato il nuovo contratto sui diritti delle prossime 4 stagioni. Dai vertici governativi, per di più, hanno fatto sapere che non ci saranno problemi a far iniziare il nuovo campionato alla fine di agosto se l'epidemia dovesse confermare la propria regressione. 

Peraltro, la posizione di Aulas è stata fortemente criticata dal sindacato dei giocatori che ha votato contro il ritorno in campo: "La sospensione dei pagamenti dei diritti televisivi ha spinto molti club a prendere posizione a sfavore della ripresa. Oggi però mi sembra troppo tardi per tornare indietro. Vedremo comunque alla fine chi sarà il vero c...".