Quando parla Cristiano Ronaldo, l'attenzione del mondo del calcio non può che essere altissima, a maggior ragione considerando il delicato momento del Manchester United che, dopo la vittoria in rimonta in Champions League contro l'Atalanta, cercherà di rilanciarsi anche in Premier League.

CR7 ha rilasciato un'interessante intervista a Sky Sports alla vigilia del delicato match di campionato fra i Red Devils ed il Liverpool, sfida il cui calcio d'inizio è in programma domani pomeriggio alle 17:30 all'Old Trafford, ovviamente interessante anche per le Euroleghe.

Ronaldo sul peso delle critiche ricevute

"So quando la squadra ha bisogno del mio aiuto in difesa, ma il mio ruolo è aiutare la squadra a vincere segnando dei gol. Aiutare in difesa fa parte del mio lavoro. Le persone che non vogliono vedere questo, lo fanno solo perché non gli piaccio. Ma ad essere onesti, ho 36 anni e vinco tutto, quindi per me può essere una preoccupazione se qualcuno dice cose cattive su di me? Dormo bene la notte. Vado a letto con la coscienza a posto. Le critiche fanno parte del business. Non mi preoccupano. E la vedo anche come una cosa buona per essere onesti. Se si preoccupano per me e parlano di me, è perché conoscono il mio potenziale e il mio valore nel calcio. Quindi va bene. Faccio un esempio: se sei in una scuola e sei lo studente migliore, chiedi allo studente peggiore se quel ragazzo gli piace e ti dirà che non gli piace per niente".

Ronaldo sulle potenzialità del suo Manchester United

"Penso che la questione principale è che sono ancora felice e mi sto godendo il calcio. Non importa quante cose ho vinto in carriera, voglio vincere tutto e sono ancora motivato. Sono entrato in un nuovo capitolo della mia vita, ed è per questo che sono qui, per provare a vincere ancora. Penso che il Manchester United debba raggiungere questo livello per vincere e pensare in grande e io sono qui per aiutare. Non sono qui per vivere in vacanza. Ho detto che vedo un potenziale enorme in questa squadra: giocatori molto giovani, con potenziale e sono qui per vincere e aiutare il club a costruire un nuovo futuro".

Cristiano Ronaldo festeggia dopo un gol coi compagni di squadra del Manchester United (Getty Images)
Cristiano Ronaldo festeggia dopo un gol coi compagni di squadra del Manchester United (Getty Images)

Ronaldo sul pareggio al profumo di sconfitta con l'Everton

"Non mi piace perdere. Era un pareggio? Per me pareggiare contro l'Everton in casa vale come una sconfitta. Forse non ragiono nel modo giusto ma questo è il modo in cui mi motivo e che mi ha permesso di vincere nei migliori club del mondo. Quindi come ho detto, mi criticheranno sempre. Non mi nascondo e adire il vero non mi interessa niente perché il calcio è così. Le mie reazioni sono quello che provo in quel momento. La maggior parte delle volte quando parlo è molto, molto positivo, ma a volte, a seconda della partita, forse dico cose che non piacciono, ma sono io. Tutti mi conoscono. Sono sempre stato così, non cambierò ora che sono avanti con l'età. Darò sempre il 100% per questo club e le reazioni fanno parte di ciò che sono. Non voglio ferire nessuno so che ci saranno sempre gli occhi puntati su di me a causa di quello che ho vinto e di quello che vincerò. Non vogliono vedere le cose buone che faccio, troveranno sempre qualcosa di male ma per me non è un problema. La vita è una lezione costante e imparo ancora dai miei errori cercando di migliorare nella prossima partita".

Ronaldo sulle voci di ritiro dalla nazionale del Portogallo

"Ritirarmi dal Portogallo? Perché dovrei? Penso che non sia ancora il momento per questo. Non lo voglio io e non lo vuole la gente. Quando sentirò di non essere in grado di correre, dribblare, tirare, o se la potenza sarà andata via, si vedrà. Ma ora ho ancora tutto quell'insieme di cose quindi voglio continuare perché sono ancora motivato. Proprio questa parola, credo sia la cosa principale. Sono motivato a fare le mie cose, quelle che so fare. Sono motivato a rendere felici le persone e la mia famiglia, i fan e me stesso. Voglio alzare ulteriormente il livello. Non solo per il Portogallo ma anche in Champions League dove voglio più gol, più vittorie, assist. Tutto. Mi piace giocare a calcio. Mi sento bene per rendere felici le persone".