E' un messaggio chiaro ed esplicito quello che Antonio Conte manda a Milan e Inter: a gennaio il suo Chelsea non si priverà dei pezzi migliori. Anche perché la vetta in Premier, è stata raggiunta, e non si vuole in alcun modo mollarla prima della fine. "Fabregas e Oscar? Gossip. Io non ho alcuna intenzione di mandarli via. Sono calciatori importanti per il Chelsea", dice il tecnico dei blues alla Gazzetta. Una lunga intervista in cui si parla anche di tattica: "La mia scelta di partenza era il 4-2-4: volevo riproporre lo stesso copione di Bari, Siena e dei primi tempi alla Juve. Poi siamo passati al 3-5-2 e alla fine siamo approdati al 3-4-3 perché è lo spartito migliore per questa squadra. Le idee sono la base del nostro lavoro, ma poi bisogna tenere conto delle caratteristiche dei calciatori".
Le prospettive: "Questo primo posto non è solo un premio per il nostro lavoro, ma indica anche che abbiamo intrapreso la strada giusta. Non dobbiamo però dimenticare che un mese e mezzo fa, dopo le sconfitte con Liverpool e Arsenal, il clima era cupo. Arrivare fino in fondo non sarà facile. Questa Premier è forse la più difficile di sempre. Bisogna confrontarsi con Arsenal, Liverpool, Manchester City, Tottenham e Manchester United. Non esistono altri campionati al mondo con questi valori di eccellenza".
Bomber Diego Costa: "E' uno dei migliori centravanti del mondo. Per noi non è importante solo come uomo goal, ma anche per la disponibilità a lavorare per la squadra. I progressi nei comportamenti sono merito della sua applicazione. Ha capito che doveva crescere sul piano della tenuta dei nervi".
"Patto" con la Juventus, a cui va anche una frecciatina: "Quando hai l'ottavo monte-salari del mondo devi guardare ben oltre la Serie A. La Juventus ha compiuto investimenti importanti che la collocano tra i club di dimensione internazionale. La Champions? Quando hai una rosa come quella della Juve attuale devi avere grandi obiettivi".
Chiosa sull'esperienza azzurra e la delusione contro la Germania: "E' il maggior rimpianto. Se avessimo superato la Germania sono convinto che saremmo arrivati fino in fondo".