E adesso è guerra aperta, oltre che dichiarata, tra Manchester United e Pogba. Il problema principale, la mancata cessione del Polpo durante la sessione estiva: la Juve, il Barcellona e il PSG hanno provato a strapparlo ai red devils, le cui eccessive richieste (200 milioni di sterline) hanno fatto desistere ogni possibile pretendente.

Neanche l'intervento dello "stratega" Raiola, che era volato in Inghilterra sul finale della finestre di mercato di Premier, è bastato a smuovere Mourinho (che, per inciso, ha trattenuto anche Darmian, da tempo ai margini del progetto) che a sua volta ora è in bilico, con Zidane da tempo individuato come suo possibile erede.

Nelle ultime ore gli ultimi atti della telenovela: Pogba realizza l'ultimo gol dei red devils in campionato (che non ha evitato però la sconfitta contro il Brighton), ma Paul Scholes l'ha comunque attaccato. Monumento di Manchester, oggi commentatore sportivo e allenatore, il 'Silent Hero' dei tifosi inglesi ha dichiarato che in squadra "manca un leader, pensavamo che Pogba potesse essere il candidato ideale, ma non è così. Ha disputato un'altra partita deludente, è totalmente inconsistente. Spero che le sue parole di settimana scorsa siano un errore, non c'è giustificazione".

Oggi le repliche di Raiola: "Alcuni hanno bisogno di parlare per paura di essere dimenticati. Paul Scholes non riconoscerebbe un leader anche se davanti a lui dovesse esserci Sir Winston Churchill. Scholes dovrebbe diventare direttore sportivo e dire a Woodward di vendere Pogba. Sarebbero notti senza sonno per trovare un nuovo club a Pogba".

Quanto durerà ancora l'idillio tra il Polpo e l'Inghilterra bis, che tanto ha voluto dopo averla lascata una prima volta, in giovanissima età?