Lunga ed interessante intervista quella rilasciata da Karim Benzema a Esquire Middle East, l'attaccante del Real Madrid ha messo nel mirino il Pallone d'Oro: conosce la strada giusta per arrivarci, di seguito i passaggi più interessanti del suo intervento.

Benzema sul Pallone d'Oro

"Ci penso al Pallone d’Oro, sicuro. Queste sono cose importanti per i giocatori. Arriverà se faccio cose positive con la mia squadra. Ed è lo stesso ogni volta. Mi avvicino un po’ ogni volta. L’anno scorso sono arrivato quarto, non ero lontano. Quest’anno sono salito un po’ di più, ho vinto trofei con la squadra. Tocca a me continuare a fare bene". 

Benzema sulla ricetta per il successo

"Intanto, posso dire di essere diventato l’attaccante che sognavo di essere: lavoro duro, perseveranza e sforzi costanti: questa è l’unica ricetta. Per me il calcio resta soprattutto una passione. Il giorno che mi accorgerò di non amarlo più, sarà quello giusto per smettere". 

Benzema punta il Pallone d'Oro (Getty Images)
Benzema punta il Pallone d'Oro (Getty Images)

Benzema sulla pressione dell'essere leader

"La pressione che deriva dall’essere uno dei leader della squadra esiste, perché non vuoi deludere quanti si aspettano che tu faccia la differenza, ma questa pressione mi dà sensazioni solo positive, mi spinge a offrire sempre la versione migliore di me stesso. È una cosa che mi motiva parecchio. A me interessa essere soddisfatto del mio gioco. E che il mio gioco aiuti la squadra a vincere".

Benzema su Mourinho, Ancelotti e Zidane

"Non posso dire che uno sia stato migliore di un altro, ma mi è piaciuto essere allenato da Mourinho a inizio carriera, da Ancelotti dopo e dopo ancora da Zidane, un top class".

Benzema sulla sua carriera

"Sono diventato quel che volevo fin da quando ero bambino. Se tutto finisse domani, quel che lascerei in eredità sarebbe l’aver ottenuto più di quanto abbia mai sognato".