A margine del FIFA Global Summit, si è parlato a lungo del progetto di rendere biennale la cadenza del Campionato del Mondo, un progetto fortemente caldeggiato da Gianni Infantino.

FIFA, le parole di Infantino

Durante l'appuntamento annuale del calcio mondiale, si è tenuta una conferenza stampa con Gianni Infantino e Arsene Wenger, durante la quale il Presidente della FIFA ha parlato a tutto tondo del suo progetto di rendere il Mondiale biennale. Ecco le sue parole.

"Abbiamo appena fatto un summit e i nostri esperti hanno presentato lo studio di fattibilità che ha ottenuto la stragrande maggioranza dei voti; lo pubblicheremo presto. Modificare il calendario internazionale è possibile, e un mondiale biennale è assolutamente fattibile. Dal punto di vista sportivo, il vantaggio è evidente, ma lo sarà anche a livello economico, con un ritorno molto forte. Ci prenderemo il tempo che servirà per arrivare alle conclusioni; la gente magari cambierà idea. Il mondiale biennale è solo una parte del progetto che vogliamo per il bene del futuro del calcio. Alla giovane generazione, per esempio, piace il mondiale ogni due anni. Vogliamo trovare una soluzione che faccia il bene di tutti".

Sulla UEFA contraria

"Il successo di una competizione non dipende dalla frequenza, ma dal seguito di persone che lo vedono e lo vivono. L'intero ecosistema calcistico guadagnerebbe da un Mondiale che si gioca ogni due anni. Più è grande la torta, più fette ci sono per tutti; abbiamo studiato un possibile calendario che vada incontro alle esigenze delle federazioni europee. La UEFA si dice contraria forse perché non ha visto i numeri dei nostri studi".

Sul farsi nuovi nemici

"Non è la solidità della mia presidenza il punto, ma che sia quello di promuovere il calcio in tutto il mondo. Non ho alcuna intenzione di farmi dei nemici e voglio portare a bordo del progetto tutti quanti. Dobbiamo capire che si parla di solidarietà, sviluppo, giovani, opportunità".

Sul conflitto con la Coppa d'Africa

"La Coppa d'Africa si gioca ogni due anni e capiamo l'importanza di questa coppa. Se possiamo riprogrammare il calendario facendo giocare la Coppa d'Africa a settembre invece che a gennaio avremmo risolto ulteriori problemi a tanti campionati europei. Non mi piace parlare di nemici, ma di processo per cercare la soluzione migliore".

Sui numeri

"Stiamo aprendo il calcio a tutto il mondo, dando opportunità uguali a tutti. Dobbiamo regalare emozioni, e raddoppiare il numero di Mondiali è la via migliore. Una grafica dice che il 70 per cento degli introiti va alle nazionali europei e il 30 per cento va al resto del mondo. Con la nostra proposta, queste percentuali scenderebbero a 60/40. Però attenzione: il 60 per cento per l'Europa in futuro sarebbe più dell'attuale 70 per cento. E parlo di miliardi".