Il Chelsea ritrova la Champions dopo il 4-1 rimediato con il Bayern Monaco l’8 agosto scorso negli ottavi di finale: 73 giorni dopo il mondo dei Blues appare stravolto dalla faraonica campagna estiva di Roman Abramovich. L’oligarca russo è tornato a spendere in modo pesante: 247,2 milioni di euro per consegnare a Frank Lampard il tedesco Kai Havertz (80 mln), l’altro tedesco Timo Werner (sui 60), l’esterno mancino inglese Ben Chilwell (55), il marocchino Hakim Ziyech (40), il portiere Edouard Mendy (24). L’ex milanista Thiago Silva e il difensore centrale Malang Sarr – poi girato al Porto - sono sbarcati a costo zero. Ben diciotto le cessioni in totale, compresi calciatori di profilo minore: un attivismo nel segno di una ristrutturazione profonda.

Chelsea, occhio al Siviglia

L’avvio, come era prevedibile, non è stato facile. Il Chelsea in campionato è settimo a quota 8: due vittorie, due pareggi, una sconfitta. L’attacco in alcuni momenti incanta – in particolare Werner -, ma la difesa balla spesso e volentieri: già incassati 9 gol, gli ultimi 3 con il Southampton, sabato pomeriggio. Lampard sta faticando a trovare l’equilibrio giusto e sui social c’è chi osserva: se non si trattasse di lui, sarebbe già in discussione. Ricordato che Abramovich non si è fatto scrupoli neppure con l’allenatore più vincente della storia dei Blues – José Mourinho -, l’esordio europeo di stasera, in una Londra in semi-lockdown, è un test delicato. Il Siviglia, reduce dal sesto trionfo in Europa League, è un inedito per i Blues: i due club nono si sono mai incontrati nelle competizioni europee. Il Chelsea è alla 17ª partecipazione alla fase a gironi della Champions, mentre il Siviglia, ribattezzato Siviglia League per i suoi trionfi nel secondo torneo continentale, è alla sesta e solo nel 2017-2018 riuscì a raggiungere i quarti.

Chelsea, mercato folle in estate

Con una spesa di 247,2 milioni di euro e un disavanzo di mercato di 192,2 mln, Abramovich vuole però i fatti: una squadra competitiva in Inghilterra e capace di fare strada in Europa. Le ultime quattro avventure in Champions sono terminate agli ottavi: dopo la conquista del trofeo nel 2012, più dolori che gioie. Abramovich, respinte al mittente alcune offerte per vendere il club, si è riavvicinato ai Blues dopo i problemi legati al rinnovo del visto del passaporto – negato - e alla sanzione Uefa del 2019. E’ stato avviato un progetto nel segno dei giovani e di un calcio moderno. Lampard, superato l’esame della prima stagione da manager dei Blues, deve compiere il salto di qualità. 

Il Chelsea vuole la Champions League (Getty Images)
Il Chelsea vuole la Champions League (Getty Images)