E' uno dei simboli dell'Atletico Madrid, un icona, prima ancora che per talento, per rappresentatività dei Colchoneros. Che quest'estate, però, avrebbe potuto cambiare bandiera: il pressing del Barcellona era infatti stato insistente, anche se Antoine Griezmann, alla fine, ha detto di no. E ai microfoni di Canal Plus, a distanza di qualche mese, ha spiegato perchè: "E' molto difficile dire di no ad una squadra come il Barcellona che ti cerca, ti chiama, ti manda messaggi. Sono stati tempi davvero complicati, svegliavo mia moglie alle tre del mattino per parlare di questo argomento".

IL CLUB MI HA COCCOLATO - "Mi hanno convinto i miei compagni di squadra e soprattutto l'appoggio dell'allenatore al termine di una partita nella quale sono stato fischiato. Mi ha preso da parte, parlato e calmato. Anche il club, coccolandomi ed alzandomi lo stipendio mi ha sempre coccolato e fatto capire quanto ero importante per loro".

LEO MESSI - "Inconsciamente il pensiero di diventare il luogotenente di Messi potrebbe aver giocato un ruolo importante".