Tanto rimpianto, parecchia rabbia, ma anche la giusta e apprezzabile dose di onestà intellettuale: non è stato facile per Laurent Koscielny vivere da spettatore, dopo la lesione del tendine di Achille in Europa League contro l’Atletico Madrid, i mondiali della sua Francia, che dopo l’infortunio non era più sua.

“Mi sentivo molto felice per loro, ma anche arrabbiato”, ammette iil difensore dell’Arsenal con un coraggio fuori dal comune in un’intervista a Canal+ “Non puoi sentirti un campione del mondo come invece hanno fatto 60 milioni di francesi. È una strana sensazione, durante il torneo volevo che andassero avanti nel Mondiale ma allo stesso tempo volevo che perdessero".

"È stato difficile da accettare, il risultato è stato ancora maggiore perché poi hanno vinto”, spiega Koscielny. “Ho un lato egoista, penso sempre che avrei potuto far parte della Francia campione del mondo. Sarà nella mia testa per il resto della mia vita, nessuno può riuscire a mettersi al mio posto. Penso di aver dato tutto quello che potevo dare alla squadra, con la Nazionale è finita per me ma resterò comunque un tifoso”.

Il difensore dei Gunners ha parlato anche del suo futuro: “Voglio continuare con l'Arsenal e tornare presto, non so a che livello ma combatterò. È il mio primo infortunio grave, mentalmente sto diventando forte e sto lavorando tutti i giorni per recuperare. Sono cose che nella vita bisogna affrontare".