Felipe Melo, centrocampista brasiliano del Palmeiras ma che in Italia ha indossato le maglie di Fiorentina, Inter e Juventus, ha così parlato in una intervista a Olè: "Ho un allenamento e oggi non esco a bere. Berrò il vino sabato e domenica, non facciamo nulla. Adoro il vino, non mi piace la birra, sono molto professionale cosa che ho preso da mio padre anche se non giocava a calcio. Era un militare, poi andò a lavorare nella lavorazione dei metalli. Ho imparato la responsabilità da bambino"

Il ritorno al calcio giocato post coronavirus 

"I ragazzi più grandi, con una carriera molto professionale, non avranno nessun problema. Da bambino mi sono sempre preso cura del mio corpo, perché è il mio strumento di lavoro". 

L'affetto per il Boca Juniors

"Tutto è iniziato quando era piccolo, prima di tutto per Maradona. Come Messi, per me è il più grande in Argentina, ed uno dei migliori nella storia del calcio, lì con Pelé e altri. Il mitico Bombonera, l'ho sempre adorato. In seguito ho adorato Schiavi, che mi ha già scritto su Instagram per poterci contattare. E Martin Palermo, che non aveva ancora una qualità così elevata, ma ha segnato gol in ogni partita. E Riquelme che ha fatto cose incredibili". 

Un trasferimento al Boca? 

"Non voglio andarmene dal Palmeiras, amo questo club. La passione argentina del Boca mi piace, ma non ho mai parlato con gli Xeneizes. Ho un grande rispetto verso il Palmeiras e da Riquelme non ho ricevuto alcuna telefonata finora, anche se chiaramente non posso sapere cosa succederà domani".