AI microfoni di Ge.Globo l'ex capitano della Juventus, Danilo, ha parlato della sua avventura in Brasile con il Flamengo, ma anche dell'esperienza in Italia, del rapporto con alcuni ex compagni e del modo in cui è andato via da Torino e dalla Serie A.
Danilo sull'addio alla Juventus
"Non ho mai nascosto che la Juventus è il club più importante della mia vita. Ho vissuto momenti bellissimi, un club con una storia, una città fantastica. A un certo punto ho pensato che la mia carriera fosse destinata alla Juventus, trascorrere lì gli ultimi anni. Invece la vita è folle, succedono cose inaspettate e ne devi prendere atto".
Presente e futuro nel calcio
"Non voglio pensare al ritiro, ho i brividi. Ho iniziato a 13-14 anni, gioco a calcio ogni giorno per almeno 10 mesi l'anno. Non so davvero cosa fare, non ci penso. Presente, parliamo del presente. Rispetto a quando ero più giovane il calcio brasiliano è cambiato molto, più strutturato e con basi importanti. Il Flamengo non fa eccezione, un club in cui sto molto bene e sento la fiducia dello staff".
Ex compagni
“Un atleta che considero il mio idolo è Buffon. Quando sono arrivato alla Juventus, lui era già in una fase diversa, era andato al PSG ed era tornato, ma non ha smesso di essere se stesso. Era un grande maestro. Ti guardava come persona, come energia. Ogni volta che ho bisogno di una parola, di qualcosa sul calcio, e ho bisogno di ascoltare qualcuno, lo ascolto. Lo chiamo o mi manda un messaggio audio“.