"Project Big Picture": emergono nuovi dettagli che non lasciano ombra di dubbio. Il progetto, guidato da Manchester United e Liverpool e appoggiato dai vertici della Football League sarebbe un'autentica spallata al sistema attualmente in vigore e che ha fatto la fortuna del calcio inglese negli ultimi vent'anni. 

Premier, svolta vicina: saranno 18 le squadre?

Ricordiamo i dettagli del documento sul quale, per ora, le altre quattro big (Chelsea, Manchester City, Arsenal e Tottenham) mantengono un rigoroso silenzio. La Premier League scenderebbe a 18 squadre, con la terz'ultima impegnata in playoff con le squadre classificate dal terzo al quinto posto in Championship. Il 25 per cento dei ricavi della Premier League andrebbe ai 72 club della Football League (Efl) ma non vi sarebbero più pagamenti-paracadute ai club retrocessi. Cambierebbe anche la ripartizione dei diritti TV. Se l'anno scorso i campioni hanno guadagnato circa 1,6 volte gli ultimi classificati, il rapporto arriverebbe a 3,5:1. Per intenderci, usando il 2019-20 come modello, il Liverpool avrebbe preso circa 200milioni (invece dei 180 incassati) mentre al Norwich sarebbero andati 55 milioni (invece di 110 milioni). Inoltre, alle neopromosse verrebbero trattenuti circa 28 milioni a stagione per due anni, restituibili al posto dei pagamenti-paracadute in caso di retrocessione. Rivoluzione anche per quanto riguarda il calcio in TV. I club di Premier si riservano di vendere individualmente - e non più con la vendita collettiva - le partite del sabato alle 15, cioè quella che, storicamente, non vengono trasmesse in territorio britannico per proteggere l'affluenza negli stadi delle categorie minori. La Premier League potrebbe anche porre il veto su qualsiasi riorganizzazione del calendario della Football League. 

Rivoluzione Premier League: i cambiamenti

Questa mattina è prevista una riunione dei club di Premier League ed è prevista una dura presa di posizione contro la proposta da parte delle medio-piccole. Tutta da capire invece cosa faranno le altre quattro big nonché i club della Football League, dove la proposta piace ai piccoli di League 1 e League 2 (che si vedrebbero sovvenzionati dalla Premier League) e molto meno alle società ambiziose della Championship. Dura l'opposizone del ministro delle sport, Oliver Dowden: «I ricchi se ne stanno approfittando sulla pelle dei poveri». L'ultima parola spetta alla Football Association, che può porre il veto a qualsiasi riorganizzazione.  Ma il piano prevede anche un "regalo" una tantum di 100 milioni di sterline (110 milioni di euro).  Guarda caso quanto basta per risanare le casse della Federazione...

(Getty Images)
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