Questa sera, contro il West Bromwich, Antonio Conte si gioca buona parte della sua stagione. Poche vittorie, ambiente prossimo allo sconforto e troppo sconforto: non tira una buona aria nella Londra blues, motivo che ha spinto il tecnico italiano, tra una battuta ed una provocazione, a tirare fuori gli artigli e al tempo stesso a rispondere con pacatezza a chi gli chiedeva delle voci sui possibili sostituti. 

Ironia, ad esempio, quando gli si chiede dei mancati acquisti del suo Chelsea tra estate e inverno: "Su questo aspetto mi sa che devo ancora migliorare parecchio, perché sono un po' un disastro. Dovrò parlare con gli altri allenatori per capire come fanno a persuadere i club a spendere i soldi per comprare loro dei campioni". Conte ha poi parlato anche delle critiche ricevute per gli allenamenti intensi e noiosi: "Penso che quando lavori non sorridi, a maggior ragione se lavori duramente, ma al tempo stesso solo così puoi raggiungere i tuoi obiettivi. Personalmente, basandomi sulla mia esperienza, credo di aver raggiunto i migliori risultati possibili coi giocatori con cui ho dovuto lavorare. Sono un tipo di allenatore che se ha un giocatore da sei, lo porto ad otto; se ho un giocatore da otto, lo porto a dieci. Il mio compito è cercare di migliorare ogni singolo giocatore, sotto ogni aspetto, anche dal punto di vista mentale, oltre che quello tattico e in questo sono molto bravo".

LUIS ENRIQUE - "Lo conosco, quando allenavo la Juventus, lui era alla Roma, ci siamo parlati, abbiamo giocato contro ed è davvero una bella persona. Ho una grande ammirazione nei suoi confronti e credo sia un allenatore fantastico, ha raggiunto i suoi obiettivi sia col Barcellona che con la Roma e le sue squadre sono ben organizzate".