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Robert Lewandowski, attaccante del Bayern Monaco che ha segnato 46 reti in stagione, ha parlato del suo futuro e non solo nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport. Queste le parole dell'attaccante polacco. 

Intervista a Lewandowski sui traguardi personali

«Amo segnare fin da bambino, è la mia passione da quando avevo 6-7 anni. Sono cresciuto guardando il calcio in televisione e sognando di imitare prima Roberto Baggio e poi Alessandro Del Piero»,

Pallone d'Oro?

  «Beh, il Pallone d’Oro e il Golden Player sono entrambi d’oro... Sono orgoglioso di quello che ho fatto nel 2020, ma non ci penso più. Il primo pensiero è sempre quello di conquistare nuovi titoli con i miei compagni, con il Bayern. I premi personali fanno piacere, però sono una conseguenza dei risultati di squadra».

  Lei è in corsa anche per il Golden Player 2021: chi teme maggiormente tra Mbappé, Haaland, Cristiano Ronaldo, Messi, Neymar...?

  «Sono top player. Ma è ancora presto per pensare a tutto, anche a chi saranno i favoriti. A dicembre mancano diversi mesi, tante partite, alcuni titoli e speriamo molti gol».

Intervista a Lewandowski sulla Serie A

Serie A?

  «Sicuramente la Serie A è un campionato più tattico e difensivo. Ma è difficile segnare tanto in Italia quanto in Germania, Spagna o Inghilterra».

  I suoi connazionali Boniek e Szczesny o il suo ad Rummenigge, da giocatore protagonista nell’Inter, le consigliano mai un’esperienza in Italia per il post Bayern?

  «Capita di parlare del calcio italiano, mi hanno raccontato molte cose sul vostro campionato. Alcune squadre le conosco bene perché le ho affrontate in Champions. La verità, però, è che oltre ad avere un contratto con il Bayern, mi trovo benissimo in questo club».

 Lewandowski sulla squadra italiane

Club italiani?

  È più contento che l’Inter abbia vinto lo scudetto, permettendovi di eguagliare lo straordinario ciclo della Juventus, oppure è più dispiaciuto per Szczesny?

  «Per Szczesny mi dispiace: è un compagno di Nazionale e un amico. Però l’Inter ha meritato di vincere, si è dimostrata una grande squadra. Conquistare nove campionati di fila, come Juventus e Bayern, è qualcosa di straordinario. Questo è stato un anno con tante situazioni complicate a causa del Covid, ma in generale rivincere è ogni anno più difficile. L’ultimo titolo è sempre più duro di quello precedente».

 

  E il nuovo ct della Polonia Paulo Sousa, anche lui un po’ italiano, che impressione le sta facendo?

  «Molto buona. Ha carisma e belle idee. Speriamo di disputare un buon Europeo».