Ospite di "Che tempo che fa", trasmissione condotta da Fabio Fazio su Rai 3, oggi la leggenda del calcio Pelé ha parlato al pubblico italiano. Tanti i temi toccati, dalla scomparsa di Diego Armando Maradona alla partecipazione al Mondiale del '58; di seguito le sue parole.

Pelé su Maradona

Queste le parole di Pelé su Maradona: "A volte con Diego ci incontravamo e anche se non eravamo amici intimi scherzavamo. Lui diceva di essere migliore di me, ma io gli ricordavo che segnavo di testa, di destro e di sinistro, lui solo di sinistro. Scherzavamo molto tra di noi su questa rivalità, ma la verità è che di fronte a Dio siamo tutti uguali".

Sulla carriera

Sulla carriera: "Dovete sapere che mio padre era un giocatore di calcio, era un centravanti e aveva fatto tanti gol di testa e l’unica cosa che chiedevo a Dio era giocare bene come mio padre, io volevo essere bravo come lui, volevo solo essere uguale a mio papà. Uno dei consigli più importanti che ho ricevuto da parte di mio padre, era che dovevo essere una brava persona: mi diceva di non pensare di essere migliore degli altri, ma di pensare che ero uguale a tutti e che avrei solo dovuto fare del mio meglio. Il nome Pelé? Il mio nome è Edson, poi mi hanno chiamato Pelé e a me non piaceva, io ero un fan di Thomas Edison e per questo mi piaceva che mi chiamassero Edson perché lui era una persona davvero importante".

Pelé: "Con Maradona scherzavamo sempre" (Getty Images)
Pelé: "Con Maradona scherzavamo sempre" (Getty Images)

Sul Mondiale del '58

Sul Mondiale del '58: "È stata una sorpresa che il Brasile andasse ai Mondiali nel '58 e io non pensavo di essere convocato. Non pensavo di arrivare in Svezia e vedere che c’erano tante persone diverse dai brasiliani. Per esempio non c’erano persone di colore e mi stupivo, poi mi hanno spiegato e ho iniziato a capire. Quel Mondiale è stato un cambiamento importante nella mia vita. Non posso dimenticare i gol fatti in Svezia, me li ricordo come se fosse oggi, mi ricordo che la gente mi diceva che ero troppo giovane per giocare una finale di un Mondiale. Dio mi ha dato la forza di un adulto, perché ero un ragazzino, devo ringraziare il popolo del mondo intero perché ricevo tanto affetto da tutte le persone da ogni parte del mondo"

Su Rivera

Su Rivera: "Ogni volta che parla mi commuovo perché quando parla di me dice sempre cose belle anche se siamo stati avversari. Il mondo dovrebbe essere così".