"this is messi..?", scrive, ingenuamente, un fan della pagina di Reza Parastesh (@OfficialRezaParastesh) su facebook. Chi è Parastesh? Semplicemente, il sosia iraniano della Pulce. Che due giorni fa, per intenderci, è stato fermato dalla polizia locale, in quel di Hamedan (città dell'Iran), perché la sua auto era stata presa letteralmente d'assalto da centinaia di persone, che hanno paralizzato il traffico locale. La notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo: tutti quegli appassionati, che, colti ovviamente in fallo dalla somiglianza impressionante, volevano salutare, scattare foto e farsi firmare autografi dal presunto campione argentino. Poche ore dopo Reza, un semplice studente 25enne (Messi ne ha quasi 30), è stato rilasciato. Il polverone, in realtà, era iniziato alcuni mesi fa, quando il papà del sosia di Messi lo fece mettere in posa con indosso la maglia numero 10 di Barcellona. "Ora la gente mi vede come il Messi iraniano. Tutti vogliono che io imiti anche tutto quello che fa quando mi presento da qualche parte. La cosa mi rende felice, dopo aver constatato che la cosa li rende felici e questa felicità mi dà un sacco di energia". In Iran si dice che abbia iniziato ad allenarsi per assomigliare ancor di più a Messi, e che abbia già concordato diverse interviste coi media, oltre che trattato diversi contratti di collaborazione. "Essere il più grande giocatore della storia è un lavoro duro - ha detto Reza -, per cui io mi offro di rappresentarlo quando è troppo impegnato". Ce la farà?