Più complicata del previsto per il suo Liverpool a Vila-Real, ma alla fine Jurgen Klopp trova la sua quarta finale di Champions, e nel postpartita racconta l'emozione della qualificazione all'ultimo atto.

Villarreal-Liverpool, l'analisi di Klopp

“Questa finale è come la prima, è eccezionale. Ci siamo complicati la vita ma sapevamo che poteva succedere. L’importante è reagire. Abbiamo preso gol dopo tre minuti ed era il contrario di quello che volevamo, ma siamo restati in campo contro una squadra e un allenatore incredibili. Ci hanno impedito di creare calcio, hanno tenuto in mano l'inerzia ma a fine primo tempo ho detto ai ragazzi che bastava una situazione per ribaltare la partita e all’improvviso abbiamo giocato tra le linee. L’intervallo è stato importante, non c’erano situazioni da mostrare per correggere le cose ma dovevamo fare bene ciò che sappiamo fare. La cosa importante era la reazione. Eravamo calmi, dovevamo accettare che un Villarreal come quello del primo tempo sarebbero andati in finale. Eravamo lì, dovevamo provarci e ci siamo riusciti”.

Liverpool, Klopp sull'impatto di Luis Diaz

“Non è questione di uomini, rendevamo le cose facili a loro. Non è tanto l'ingresso di Luis Diaz, anche se è un grande giocatore, ma dovevamo rimescolare le carte. Abbiamo cambiato le posizioni in campo, non eravamo pronti ad affrontare il primo tempo con le loro aggressioni. Abbiamo iniziato a far girare la palla e abbiamo contrastato Parejo, tenendoli dietro e portando a casa l’obiettivo. La finale? Chiunque troveremo sarà una partita enorme, non preferisco nessuno ma chiunque vincerà lo meriterà e ci vedremo a Parigi”.