Non è stata un'esperienza particolarmente entusiasmante quella di De Boer sulla panchina dell'Inter. 11 partite in campionato alle quali vanno aggiunte le 3 disputate in Europa League, per un totale di sole 5 vittorie, neanche il 50% delle sfide giocatore. Eppure, nonostante una permanenza di solo qualche mese, il tecnico olandese è in più occasioni tornato a parlare della sua esperienza nerazzurra. 

Stavolta, in particolare, lo ha fatto tornando a parlare di Mauro Icardi, che l'olandese ereditò dalla precedente gestione Mancini come capitano dell'Inter. Un bomber fantastico, Maurito, ma secondo De Boer non il massimo come capitano: "Non pensavo che Icardi fosse il miglior capitano possibile. Ci sono cose di lui che in realtà non appartengono a un capitano, come la lite con i suoi stessi tifosi. Non vuoi perdere subito un giocatore così importante se subentri come allenatore nel bel mezzo della preparazione. Il portiere Samir Handanovic è il leader più grande nella squadra. Ma per chiarezza: non ho mai dovuto lamentarmi di Icardi. Ha sempre fatto la sua parte"

Il riferimento è alla lite scatenatasi dopo l'uscita dell'autobiografia in cui Icardi raccontava un episodio relativo ad un Sassuolo - Inter in cui c'era stata qualche ruggine con gli ultras nerazzurri, motivo che ancora oggi costa qualche scoria di ruggine nei rapporti con la parte più calda della curva Nord. De Boer, nel corso della sua intervista a Algemeen Dagblad, ha però precisato di come le doti di Icardi centravanti non siano mai state in discussione: "Mi è piaciuto molto. Subito dopo le prime sessioni di allenamento, si vedeva la sua capacità. Segnava da tutte le posizioni, con una buona velocità di esecuzione. Ha segnato 109 gol in 187 partite, una media di oltre 1 su 2. E' stato due volte capocannoniere della Serie A negli ultimi quattro anni, questo dice abbastanza".