Guai in arrivo per il presidente della Salernitana Danilo Iervolino. Il numero uno del club campano è finito al centro di una inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza per una presunta corruzione che vedrebbe coinvolti sette tra imprenditori, sindacalisti e membri della pubblica amministrazione.

Anche Iervolino figura tra questi: l'ex proprietario dell'università telematica Pegaso, oggi patron della Salernitana, è al centro del vortice di accusa di corruzione per ottenere il parere favorevole alla divisione del patronato Encal-Inpal in Encal-Cisal e Inpal, mantenendo i vantaggi economici e patrimoniali.

Dopo un primo parere negativo nel 2018, il Ministero avrebbe cambiato orientamento nel 2019, secondo la Procura di Napoli, a causa dei favori concessi a Concetta Ferrari, segretario generale del ministero del Lavoro.

La Pegaso di Iervolino avrebbe offerto l'assunzione al figlio della Ferrari in cambio di vantaggio per l'organizzazione sindacale di Francesco Cavallaro, segretario generale del sindacato Cisal. Tra gli episodi finiti al centro dell'indagine ci sarebbero una vacanza a Tropea, il noleggio di una barca e di un’auto, oltre a una borsa e cravatte griffate. Il figlio della Ferrari è stato soggetto a un sequestro preventivo per un importo di oltre 68 mila euro, corrispondente ai compensi netti percepiti come professore dalla Pegaso.

Rinviati a giudizio tutti gli altri indagati. L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 24 novembre. A riportare la notizia è il portale Calcio&Finanza.