La sensazione è che l'inizio della fase 2 sia suonato un po' come un liberi tutti. E' questa la preoccupazione espressa da Luca Zaia, governatore del Veneto, che si è però fatto portavoce di tutti i malcontenti dei presidenti di Regione. Ma non solo: il rischio è quello di una regressione, che nessuno in questo momento può permettersi. Settori come quello del turismo sono in piena crisi, e sono settori per cui lo stesso governatore ha chiesto espresse garanzie. 

SIAMO PREOCCUPATI - "Siamo ancora subissati da segnalazioni su assembramenti di giovani fuori dai bar. Ne ho parlato con i colleghi presidenti di Regione: è un problema che rilevano tutti, siamo tutti preoccupati perché c'è un clima di festa, di 'liberi tutti che deve preoccuparci".

RISCHIAMO NUOVE CHIUSURE - "Siamo attenti al modello matematico e all'evoluzione dell'epidemia: dall'apertura del 18 maggio dobbiamo aspettare una settimana/dieci giorni, e se si rileveranno nuovi contagi ed un rinfocolarsi dell'epidemia dovremo andare a nuove chiusure, nuove restrizioni e magari quarantene per eventuali nuovi focolai: ricordo che bastano 2- 3 casi in una stessa località perché venga considerato un nuovo focolaio. Per questo ci vuole molta prudenza e rinnovo la mia preghiera per accettare questo piccolo sacrificio dell'uso della mascherina almeno fino al 2 giugno".

LA CRISI DEL TURISMO - "Ricordo che il Veneto per la crisi legata al coronavirus ha perso finora 50mila posti di lavoro, 35 mila nel settore del turismo: il Veneto è la prima regione turistica d'Italia con un fatturato di 18 miliardi di euro: E quindi, nel rispetto delle regole sanitarie spero si vada ad una Schengen sanitaria: e che non ci siano più limiti dettati dalle quarantene nei Paesi d'arrivo dei turisti, una soluzione potrebbe essere quella dei tamponi alla partenza dal Paese d'origine. Mi auguro che il ministero degli Esteri faccia sentire forte la sua voce perché non si senta più parlare di 'corridoi' di flussi turistici diretti da Germania ed Austria verso la Croazia che tagliano fuori le spiagge dell'Adriatico".