La strada è ancora lunga. Lo ha ancora una volta sottolineato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che nel suo intervento all'assemblea generale dell'Oms ha invitato i cittadini di tutto il mondo all'attenzione prolungata: solo il 20% della popolazione mondiale ha sviluppato risposte immunitarie contro il coronavirus, motivo per cui i tassi di contagio sono ancora da tenere sott'occhio in maniera costante: "Dai primi studi di sieropevalenza emerge una fotografia ormai dettagliata: la porzione di popolazione che ha sviluppato anticorpi non supera il 20% e in molte aree è meno del 10%. In altre parole, la maggioranza della popolazione è ancora suscettibile al virus". 

E' MOLTO PIU' DI UNA CRISI SANITARIA - "Più di 4 milioni e mezzo di casi di Covid-19 e oltre 300.000 morti sono state segnalate all'Oms. Ma i numeri non riescono a raccontare la storia della pandemia: ogni perdita di vite umane lascia una cicatrice per famiglie, comunità e nazioni. La pandemia di Covid-19 ha messo in luce il meglio - e il peggio - dell'umanità: forza e paura; solidarietà e sospetto; rapporto e recriminazione. Questo contagio ci ha mostrato le disuguaglianze, le ingiustizie e le contraddizioni del nostro mondo moderno. Vite e mezzi di sussistenza sono stati persi o sconvolti. Centinaia di milioni di persone hanno perso il lavoro. La paura e l'incertezza abbondano. L'economia globale si dirige verso la sua più forte contrazione dalla Grande Depressione. Gli impatti sulla salute della pandemia di Covid-19 si estendono ben oltre la malattia e la morte causate dal virus stesso. Questa è molto più di una crisi sanitaria"