Quasi 500 morti nelle ultime 24h, 241mila i contagi totali dall'inizio della pandemia: sono i numeri del Brasile, dove il tasso di diffusione del virus, per gravità, è paragonabile a quello registrato nel continente europeo. E così come nel vecchio continente gli epicentri più grandi sono stati quelli relativi alle grandi città, da Milano a Parigi, da Madrid a Londra, anche il Brasile non fa eccezione: oltre il 25% delle vittime si è concentrato nello stato di San Paolo, seguito immediatamente da quello di Rio de Janeiro. 

La crisi sanitaria, in quegli agglomerati urbani, è altissima. Il sindaco di San Paolo lo ha dichiarato senza mezzi termini: "Il tasso di contaminazione in città continua ad aumentare e ha invertito una tendenza al ribasso che si è verificata all'inizio di maggio. Ci stiamo avvicinando ai momenti più difficili". Al momento, il 90% dei posti di terapia intensiva è occupato, per i letti di infermeria la percentuale è invece al 76%. 

Non è stato escluso, per questo motivo, il possibile lockdown totale dell'intero stato di San Paolo. Il tutto mentre i rapporti dell'Università federale di Pelotas hanno confermato i sospetti delle ultime settimane su una sottostima dei dati pubblicati e diffusi: i numeri, secondo questo studio, sono ancora più alti.