Ha scatenato molte polemiche ieri il comunicato del CIO che ha deciso di non rinviare le Olimpiadi in programma quest'estate a Tokyo. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha rilasciato una intervista ai microfoni di 'Sky Sport24' per parlare del vertice che quest'oggi c'è stato con i membri del CIO e delle altre Federazioni: "Siamo partiti dal presupposto che prima di tutto viene la salute, poi mantenere un profilo univoco sia nelle dichiarazioni che negli atti in vista di Tokyo 2020. E' importante remare tutti nella stessa direzione, anche perché gli interessi sono tantissimi. Rispetto religioso della salute di tutti, poi si naviga a vista".

TOKYO 2020, C'E' UNA DEADLINE? - "Non c'è questa data e non potrà esserci. Devi andare col buonsenso, cioè quello che sta accadendo in Italia col riposizionamento del campionato di calcio. Nella testa di chi conosce il nostro mondo non si può andare oltre l'ultima settimana di maggio o la prima di giugno. Se poi c'è un inasprimento delle norme o viceversa questo può cambiare il quadro, ma al momento la situazione è questa".

SULLE PAROLE DI GRAVINA E SPADAFORA - "Il cronoprogramma di Gravina è molto lucido, c'è piena approvazione. Sul discorso di Spadafora e sulle date si vede grande senso di responsabilità, anche quando parla di misure più drastiche se non si rispettano determinate norme".