Consueto appuntamento, quello del venerdì, con la diretta Facebook di Vincenzo De Luca, Governatore della Campania. Questi gli aggiornamenti sull'emergenza Coronavirus nella regione, a partire dalle prossime riaperture: "Ristoranti? Dobbiamo aprire giovedì, non lunedì. Con attuali linee guida il 70 per cento dei ristoranti non potrà aprire, noi vogliamo aprire tutto ma dobbiamo approvare misure diverse. Per i negozi è diverso, possono partire da lunedì. Ma i ristoratori no, non ci sono le condizioni di sicurezza, lunedì non potranno fare neanche una sanificazione. Servono misure diverse, meno restrittive. Un metro di distanza tra cliente e cliente, non due, e pannelli di separazione in vetro, plastica e plexiglas tra un tavolo e l'altro. Ma ripeto per i ristoranti il giorno migliore per ripartire è giovedì".

IN ITALIA TROPPA CONFUSIONE - "Mi sembra che in Italia si stia ragionando come se l'epidemia non esistesse più. Non c'è più preoccupazione, c'è confusione. In Campania la mascherina resta obbligatoria, al fine di avere un minimo di sicurezza. La sintesi dei comitati in Italia è 'Arrangiatevi', la sensazione è che siamo di fronte ad un si salvi chi può. Noi vogliamo riaprire tutto, ma definitivamente, non con il rischio di richiudere tutto dopo qualche giorno".

ATTACCO AL GOVERNO - "Siamo i più efficienti d'Italia e abbiamo il numero di decessi più basso rispetto alla popolazione residente e anche il numero di positivi più basso. Dal Governo ci è arrivato un tampone ogni 50 abitanti. In Veneto uno ogni 16 abitanti, mentre in Piemonte uno ogni 19 abitanti. In Lombardia uno ogni 21, nel Lazio uno ogni 25. C'è stato il mercato nero dei tamponi e lo stesso è accaduto con le mascherine di protezione. La Campania è la regione che si è comportata meglio nonostante sia la regione che prenda meno fondi per la Sanità Nazionale in tutta Italia. Questi dati sono indegni, c'è un blocco nordista nei nostri confronti".

AL NORD FANNO 'AMMUINA' - "Noi come Regione manterremo l'impedimento ad entrare in Campania da parte delle regioni del Nord, almeno fino a fine maggio non si potrà entrare in Campania se non per motivi di salute o lavoro. Continueranno le misure di controllo in stazioni, aeroporti e caselli autostradali. La fase che abbiamo di fronte è la più difficile. La 'Fase 2' comprende mille interessi in campo, da governare non in maniera demagocica. C'è stata una inversione di ruoli in questo periodo: l'ammuina la fanno al Nord, al Sud e in Campania invece c'è rigore in larga misura".