Napoli nel destino di Alessandro Buongiorno sin dalla nascita. Il motivo? Il legame con la città di Cardito, comune della città metropolitana di Napoli dovuto ai natali dei suoi nonni. E proprio quel legame oggi è stato sancito con un gesto che resterà per sempre nella memoria del difensore azzurro e dei cittadini di Cardito.
Buongiorno a Cardito: ha ricevuto le chiavi della città
Il sindaco Giuseppe Cirillo, infatti, ha organizzato una cerimonia per celebrare Buongiorno e concedergli la cittadinanza onoraria.
Un evento in grande stile andato in scena pochi minuti fa all'interno dell'aula consiliare del Comune di Cardito: consegnate a Buongiorno le chiavi della città.
Il ringraziamento di Buongiorno
Direttamente dalla sala consiliare, Buongiorno ha ringraziato per l'omaggio e salutato i presenti:
"Devo dire che oggi è un giorno davvero speciale per me. Sono molto emozionato. Quando il sindaco e il Napoli mi hanno informato che ci sarebbe stata la possibilità di ricevere questa onorificenza, non ho avuto alcun dubbio: ho detto subito di sì. Come ha giustamente ricordato il sindaco, sono fiero di avere radici profonde che arrivano fin qui. Per me, questo è un giorno davvero bello, importante e pieno di emozione. Vi ringrazio tutti di cuore. Ringrazio il sindaco e il Comune di Cardito. E adesso, a tutti gli effetti, posso dire di essere un cittadino di Cardito. A Napoli mi trovo meravigliosamente, sono affascinato dalla gente, dal cibo, dal clima, dal calore delle persone. Poi qui ho parenti, perché i miei nonni sono di Cardito e quindi nel mio destino, forse, c'era già scritto che avrei dovuto indossare questa maglia. Ogni giorno che passa mi trovo meglio: le persone ti danno forza in maniera costante".
Cittadinanza onoraria a Buongiorno, il sindaco di Cardito
Il sindaco Cirillo ha concluso la cerimonia con un messaggio chiaro e commovente, inciso su una targa:
"Ad Alessandro Buongiorno, orgoglio di Cardito, che con il cuore di questo paese ha saputo conquistare il grande calcio. Le tue radici raccontano la nostra storia e noi saremo sempre fieri di te: sei un grande!".