Le misure restrittivi adottate dall'Italia stanno dando i risultati sperati. Negli ultimi giorni sono in calo i numeri dei nuovi contagi e questo fa ben sperare in vista del futuro. Il Governo sta cominciando a pensare alla fase 2, quella, per intenderci, dove verranno riaperte parzialmente alcune attività. Con quali modalità lo scopriremo solo nei prossimi giorni, ma un chiarimento è d'uopo farlo: si tornerà alla vita normale solo quando avremo un vaccino, fino ad allora le nostre abitudini di vita vanno riviste e modificate.

La conferma arriva dal viceministro alla salute, Pierpaolo Sileri, in un'intervista rilasciata a Circo Massimo su Radio Capital: "La normalità tornerà solo quando avremo un vaccino. Fino ad allora avremo accuratezza nei contatti e senso di responsabilità, che guiderà la ripresa e la riapertura delle attività. Nelle prossime settimane dovrà essere potenziata la medicina preventiva sul territorio. I test sierologici a disposizione sono tanti, vanno uniformati su scala nazionale. E vanno uniformate le indicazioni su chi fare i test, non possiamo pensare di farli a tutti gli italiani".

"Lo tsunami che ha colpito il Nord Italia si sta lentamente ritirando. E il blocco ha impedito che si diffondesse al sud. Cala la pressione sul Sistema sanitario nazionale. In una situazione nuova, in cui ci si confronta con un nemico invisibile, sarà necessario fare una revisione di tutto ciò che è accaduto per scoprire responsabilità e per costruire un modello che possa funzionare in futuro. Purtroppo il finanziamento del Sistema sanitario nazionale non è andato di pari passo con le necessità della popolazione, e sono sicuro che nei prossimi trent'anni avremo almeno altre due pandemie".