AGGIORNAMENTO ORE 16.13 - Mattia Perin ha chiesto scusa per le sue frasi tramite il proprio profilo ufficiale Instagram. Queste le sue parole: "Chiedo scusa a tutte le persone  che ho offeso con il mio commento totalmente fuori luogo e per il quale sono rammaricato. Ho fatto erroneamente riferimento a fatti storici che non conoscevo appieno in tutta la loro tragica gravità. In un periodo non semplice a livello professionale, non ho avuto la lucidità per evitare di reagire a una serie di continue e gravissime provocazioni rivolte a me e alla mia famiglia. Tutto questo, ovviamente, non costituisce un alibi perché so di aver sbagliato sotto ogni aspetto e me ne assumo la responsabilità. Il dispiacere è reso ancora maggiore in quanto il mio atteggiamento non rispecchia i valori in cui credo e che cerco di perseguire".

Nato a Latina, cresciuto portiere e oggi, infortunio permettendo, uno dei 3 che il ct ha dimostrato di tenere in considerazione per difendere i pali della Nazionale. Mattia Perin, stavolta, ha però esagerato. Rapporto complicato con i tifosi del Frosinone, per via di una rivalità che ha investito il portiere del Genoa in prima persona: negli anni qualche striscione di troppo e diverse parole fuori posto, pochi minuti fa, su Instagram, un altro tassello di una storia che sarebbe meglio interrompere. Perin ha infatti risposto in maniera piuttosto dura ad un tifoso del Frosinone che lo offendeva pesantemente. 

"A Vallecorsa cambiò la storia, tuo nonno parla arabo… il mio fondò Littoria": il riferimento è agli stupri che subirono le donne della provincia di Frosinone alla fine della seconda guerra mondiale da parte delle truppe marocchine facenti parte delle forze armate francesi. Una frase sicuramente pesante, per una pagina di storia che Perin ha deciso così di ricordare. Il post è stato poi cancellato, anche se la rete aveva già fatto in tempo a salvarlo.