Il serbo Novak Djokovic si conferma re della terra dei Canguri, vincendo per la quarta volta l'Open d'Australia, tradizionale torneo d'apertura della Stagione tennistica, e raggiungendo nell'Olimpo australiano Roger Federer e Andre Agassi, già vincitori di 4 Slam.

Anzi, Nole fa di più, perchè riesce dove sia lo svizzero, sia l'americano, avevan fallito, ovvero vincere per 3 volte consecutive il torneo australiano, record che solo nell'era pre Open il padrone di casa Roy Emerson era riuscito a superare (ben 5 consecutive, nelle 6 vittorie totali), ma era un'altro Torneo (ante 1968) ed in pratica in altro sport. Il tennista serbo, numero uno del Tennis mondiale, vince il suo quarto Australian Open al Melbourne Park nella finale contro il pari erà britannico, Andy Murray, in un match combattuto per i primi due set, che avevan visto entrambi i contendenti cedere solamente al tie break, con il primo a favore del tennista di Glasgow, mentre nel secondo Demolition Nole riesce ad agguantare il 7-6 che pareggia il conto dei set (e dei game vinti).

Di lì in poi, lo scozzese sembra perdere un pò di lucidità, nonostante i primi sei game del terzo set siano sostanzialmente una fotocopia dei primi due incontri, con nessuno dei giocatori che riesca a prendere il sopravvento; ma dal settimo game in poi Djokovic mette il turbo e conclude con un secco 6-3 il set.

Siamo sul 2-1 per il serbo, quindi; ci si aspetterebbe una reazione dello scozzese, ma Nole riesce a controllare le giocate di Murray e chiude i conti con un definitivo 6-2, che gli permette di alzare per la quarta volta al cielo la Norman Brookes Challenge Cup ed iniziare al meglio l'anno del possibile Grande Slam: ne mancano tre e Nole ha dimostrato di sapersela giocare su tutti i campi.


E.C.