Nell’ambito del processo per la rapina subita da Valon Behrami, centrocampista del Napoli, nella quale venne sottratto allo svizzero un orologio di elevato valore (un Rolex), il quadro che emerge è alquanto torbido.

 

Infatti, il collaboratore di giustizia, Salvatore Russomagno ha dichiarato che le rapine ai calciatori erano orchestrate; i bersagli erano quelli che non prendevano parte alle iniziative degli ultrà. Accusato di aver compiuto il fatto è Raffaele Gurriero, che era presente in aula ed è stato riconosciuto da Behrami. Questo quanto affermato dal calciatore: "Ho una memoria fotografica e ricordo i volti di quelli che mi fanno del male". Viceversa, Behrami ha ribadito di non avere riconosciuto l'altra persona che il collaboratore di giustizia ha indicato come responsabile della rapina, che infatti non è imputata.

 

Come riporta Il Mattino, il giocatore azzurro è stato avvicinato da molti tifosi mentre aspettava di dover presenziare davanti alla corte, rilasciando autografi e foto-ricordo.

 

Redazione Canale Napoli