Enrico Preziosi, presidente del Genoa, ha parlato nel corso di un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport:

Le parole di Preziosi

Nicola?

«Ha modi gentili, ma non è una mia scoperta dell’ultimo momento. Non sapete che già prima del suo arrivo a Udine (novembre 2018, n.d.r.) avevo avuto contatti con lui. La conoscenza c’era, e sarebbe venuto volentieri a Genova. Ma aveva già dato la sua parola all’Udinese. Quei due incontri mi avevano convinto di essere di fronte a una persona perbene e ad un tecnico preparato. Ha modi gentili, ma il gruppo lo segue perché è pragmatico».

Acquisti di gennaio?

«Mi ascolti: se vuole affrontare una situazione di difficoltà in un mare tempestoso, servono buoni naviganti, dunque anche persone con esperienza. Behrami ha 35 anni, Masiello 34: hanno dato entrambi un forte contributo alla causa e, fatto importante, sono legati al Genoa. Non solo: nessuno dei due è venuto qui pensando alla carriera, ma solo per fare il proprio dovere, come esempio anche per gli altri. Ma devo citare anche Perin: è legato al Genoa in modo viscerale, non è tornato per opportunità, ma per amore. Un valore aggiunto: gente di cui ti puoi fidare».

Pandev?

«Nell’ultimo incontro gli ho detto: “Vuoi giocare l’Europeo? Bene, allora stai qui sino a quando vorrai». Pandev è uno dei giocatori più seri che io abbia mai incontrato. Gli sono molto legato. Da noi sta lasciando un segno indelebile».

Perin?

«Mattia è un portiere molto forte, di proprietà della Juve. Vedremo cosa farà il suo club, e se potremo permettercelo».