Il coronvirus ha inevitabilmente fermato una parte del paese, che con il lancio della 'fase 2' cerca ora di capire tempi e modalità di ripresa dell'aspetto economico. Anche il calcio, come settore, sta cercando di capire cosa sia realmente programmabile, anche se l'accusa di Federica Pellegrini è piuttosto chiara: in questo preciso momento storico, si da maggiore risalto al calcio e non agli altri sport, nel momento in cui si inizia a parlare di ripresa. 

La nuotatrice, che avrebbe dovuto partecipare quest'estate alla sua quinta Olimpiade, ha così parlato a 'Tutti Convocati'. 

SENTO PARLARE SOLO DI CALCIO - Devo dire che quando si parla di far riprendere lo sport sento parlare solo di calcio, e mi dispiace. Senza nulla togliere al calcio, esistono anche gli altri sport e sono importanti. E' logico, il calcio porta tanti soldi, ma mi sarebbe piaciuto sentir parlare anche di altri sport, nei telegiornali”.

LO SPORT DEVE APRIRE PRIMA - Aspettiamo di uscire da questa quarantena e ci rimettiamo sotto ad allenarci. A stare fermi così tanto si perde tantissimo lavoro, speriamo che per almeno per gli atleti professionisti si possa ricominciare dopo il 3 maggio. Rispetto alla salute è logico che tutto il resto venga accantonato, ma lo sport deve essere considerato come una di quelle attività che deve aprire prima, almeno per gli atleti di interesse nazionale. Per noi nuotatori cambia tanto a livello di sensibilità e già cambia tanto quando stiamo fermi sabato e domenica”.

VORREI FARE LA QUINTA OLIMPIADE - “Sono caratterialmente molto tignosa, mi sono data l’obiettivo della quinta Olimpiade, sono davvero tanti anni di carriera. Non mi preoccupano le motivazioni, ma in un anno nel nuoto cambiano tante cose, magari in un anno viene fuori una ragazzina nuova. Dipenderà anche molto dal mio fisico, a quest’età non si approcciano gli allenamenti come a 20 anni, ma per ora sono a bordo”.