C'era da aspettarselo, il divieto di test privati imposto dalla FIA, per cercar si di contenere i costi di uno sport sempre più dispendioso, ma privando così i piloti della possiblità di testare le macchine, avrebbe prima o poi suscitato qualche polemica, anche velata.
E' quanto è successo a Fernando Alonso, che in occasione del Wrooom di Madonna di Campiglio ha parlato degli effetti negativi che tale scelta potrà ripercuotere sui piloti. "Penso che si tratta di uno strumento importante ma rappresenta più che altro un modo per assimilare alcuni meccanismi. Quanto una nuova soluzione tecnica possa dare in termini di prestazione rimane un punto interrogativo dopo averla provata soltanto al simulatore. La Formula 1 è uno dei pochissimi sport in cui è vietato allenarsi: non si chiede a un calciatore o a un tennista di rimanere fermi fra una partita e l’altra o due mesi prima di un grande torneo. Andare in kart aiuta perché è l’attività più simile a guidare una monoposto ma è come dire a Leo Messi di allenarsi con una pallina da tennis o a Rafa Nadal di giocare con una racchetta da ping-pong. Noi andiamo in kart perché non ci sono alternative"